Se fossi un lettore fortunato, da qui all’ultimo giorno della mia vita uscirebbe un Offutt all’anno. Tanto per ricordarmi cosa sia per me la letteratura, quali siano le cose di cui mi piace sentir parlare, quali siano i personaggi a cui so affezionarmi e quale sia il modo migliore per amalgamare tutti questi elementi. Chris Offutt è, per me, una scoperta recente. Negli ultimi due anni, grazie a Minimum Fax, ho potuto leggere i suoi racconti, un suo romanzo, un memoriale e ora, di nuovo racconti. Per quel che mi riguarda Offutt, quando si tratta di usare le parole, è un campione. Non mi ha mai deluso.
La raccolta di racconti “A casa e ritorno” è il primo libro pubblicato da Offutt, cronologicamente quindi viene prima di tutto quanto abbiate letto di lui in italiano. È interessante vedere come, in questi racconti, il seme della sua scrittura e della sua visione del mondo sia già ben piantato e abbia già dato dei frutti che, ora lo possiamo dire, all’epoca furono molto promettenti.
Quelli di Chris Offutt sono personaggi tagliati con l’accetta, spesso burberi, quasi sempre taciturni, saggi di una saggezza che solo la terra ti può dare. Personaggi che riempiono anche le pagine di questa raccolta e che sono sempre in perenne movimento, tendono ad un luogo o se ne allontanano perché, per loro, lo scopo principale della vita è quello di trovare un luogo in cui potersi realizzare. Una realizzazione che può passare dalla libertà, dall’autorealizzazione, da una pace impossibile definire a priori. Sembra sempre che i personaggi di Offutt sappiano le cose ad un livello epidermico, che le sentano prima di vederle.
Per quel che riguarda lo stile, in questa raccolta, siamo di fronte ad un periodo più arioso, a delle descrizioni più articolare, cose che non siamo abituati a notare in Offutt. È quasi come se, negli anni, lo scrittore avesse lavorato per asciugare il suo stile, renderlo efficiente in ogni suo aspetto. Eppure, nonostante questa piccola differenza, è facile sentire la voce di Offutt in ognuna delle storie raccolte in “A casa e ritorno”.
Poche volte mi capita di “vedere” i personaggi nel modo in cui me li fa vedere Offutt, poche volte sento che ciò che ho letto è esattamente ciò di cui ho bisogno. Nei momenti di crisi Offutt è una medicina.
Traduzione di Roberto Serrai.
Nato a Lexington, Kentucky. Mininimum fax ha pubblicato le raccolta di racconti Nelle terre di nessuno e A casa e ritorno, il romanzo Country Dark e il memoir Mio padre, il pornografo. Ancora inediti, e di prossima pubblicazione, il romanzo The Good Brother e i due memoir The Same River Twice e No Heroes. Offutt ha ricevuto, nel 1996, il Whiting Award per la narrativa e la saggistica, ed è stato incluso da Granta tra i venti migliori narratori delle ultime generazioni.