Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Bruno Berni – Miniature – Frammenti di letterature dal nord.

Bruno Berni – Miniature – Frammenti di letterature dal nord.

by Gianluigi Bodi
Bruno Berni

La verità è che i frammenti, come schegge, ti si infilano sotto pelle e poi bruciano. Anche quando arrivi a togliertele, la tua epidermide mantiene memoria di quella presenza.

Ci sono certe persone che quando parlano vien voglia di sedersi comodi ed ascoltare. Non avevo notizie di prima mano su Bruno Berni. Ero al corrente del suo essere uno studioso di letteratura nordica, ma questo era più o meno tutto quello che sapevo e leggere le note biografiche, in questi casi, non aiuta molto. Non mi permette di farmi un’idea precisa.
Quindi ho iniziato a leggere “Miniature – Frammenti di letterature del nord” con un certo interesse, memore anche del precedente volume edito da Aguaplano che avevo avuto il piacere di leggere (Efemeridi). Sgombriamo subito il campo da equivoci, i due libri sono simili sotto certi aspetti, ma molto diversi per altri. L’aspetto principale che li accomuna è quello di offrire in entrami in casi una panoramica sulla letteratura. Ma mentre “Efemeridi” toccava corde diciamo più emozionali, “Miniature” mette in moto lo studioso che è sepolto in me. Le brevi e complesse miniature presentate da Bruno Berni sono potenti inviti alla lettura. Sono inviti a rischiarare il più possibile le zone oscure della nostra biblioteca. Accanto a nomi molto conosciuti come Cees Nooteboom, Stig Dagerman e Selma Lagerlof ce ne sono alcuni di cui io e la mia ignoranza non avevamo mai sentito parlare in precedenza. Questa mancanza, più che scoraggiarmi, mi ha dato la voglia e l’energia di conoscere questi scrittori nell’arco del 2018. Credo che una delle caratteristiche imprescindibili per uno studioso che voglia condividere il proprio sapere con gli altri sia quella di includere il lettore nel piano di scoperta. Non ci deve essere un muro tra chi enuncia e chi ascolta. Bruno Berni fa proprio questo. La sua bravura e competenza è visibile ad ogni pagina, ma sembra sempre che ci sia una mano tesa a farti compiere l’ultimo scalino.

Queste schede, ben nominate “Miniature” sono degli inviti alla lettura e alla scoperta. Prese assieme danno un’idea precisa dal potenziale e del valore di una letteratura complessa e enorme come quella della Germania e dei paesi del nord (Norvegia e Svezia in primis, ma non solo). “Miniature” può essere utilizzato come una mappa per un’esplorazione lunga centinaia di anni e migliaia di chilometri e ad ogni tappa dovremo tenere a portata di mano la nostra bandierina. Qualcosa che mostrerà agli altri che anche noi siamo passati di lì. Con soddisfazione.

 

Bruno Berni (Roma 1959) dal 1993 è direttore della biblioteca dell’Istituto Italiano di Studi Germanici, dove ha il ruolo di ricercatore, e ha insegnato nelle Università di Urbino e Pisa e alla LUISS di Roma. Ha studiato tra Roma e Copenaghen ed è autore di numerosi saggi sulla letteratura nordica e danese in particolare e delle monografie Vedere la cicogna. Introduzione a Karen Blixen (Roma 1996) e Ludvig Holberg tra Danimarca e Germania(Roma 2016). Ha collaborato con quotidiani e opere enciclopediche e curato la sezione nordica del Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi (Milano 2005). Dal 1986 ha tradotto e curato un centinaio di opere di prosa e di poesia, prevalentemente danesi, ma anche svedesi, norvegesi e tedesche, tra le quali la prima edizione italiana completa delle Fiabe e storie di H.C. Andersen (Roma 2001), oltre ad autori come Jens Peter Jacobsen, Karen Blixen, August Strindberg, Inger Christensen, Peter Høeg. Per la sua attività ha ricevuto vari premi tra i quali lo Hans Christian Andersen Pris (2004), il Dansk Oversætterpris(2009), il Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze (2012), il Premio nazionale per la Traduzione (2013) e il Premio Benno Geiger per la traduzione poetica (2016).

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