Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Tutti su questo treno sono sospetti – Benjamin Stevenson

Tutti su questo treno sono sospetti – Benjamin Stevenson

by Gianluigi Bodi
Benjamin Stevenson

Non che Feltrinelli Editore abbia bisogno di pubblicità, giusto?

Però devo dire che uno dei libri più divertenti che abbia letto in questi ultimi anni passa da loro. Divertente proprio nel senso che me lo sono proprio goduto fino in fondo e anzi, me lo portavo appresso per tutta la casa perché ogni momento di stallo era buono per riprendere la lettura.

Si tratta di un giallo dal titolo “Tutti su questo treno sono sospetti”, un sequel del precedente libro intitolato “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno”, ma come è successo per me potrete tranquillamente leggere il secondo libro senza per forza aver letto il primo. Gli eventi del primo sono accennati, si capisce bene cosa è successo ma non viene rovinato lo svelamento della trama e, essendo anche il primo un giallo, direi che la cosa è molto positiva.

Il libro è stato scritto da Benjamin Stevenson che, oltre a fare lo scrittore, è anche un attore e uno dei maggiori Stand Up comedian Australiani. Uno che è pratico a far ridere quindi.

La trama è questa: Ernest Cunningham, dopo essere diventato famoso con la scrittura di un libro che spiega ciò che è successo a lui e alla sua famiglia durante “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” si rende conto che non riesce a scrivere altro. Vorrebbe scrivere un romanzo giallo con tutti i crismi, seguendo le regole di base, ma mentre i fatti di “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” gli erano capitati davvero e non aveva dovuto inventarli, adesso si trova senza nulla da dire e l’anticipo di centomila dollari (lo so, sembra finzione pura) datogli dall’editore gli mette una certa pressione.

Viene invitato alla cinquantesima edizione di un festival della letteratura gialla che, per l’occasione speciale proprio data dai cinquant’anni da festeggiare, si tiene sul Gham, un treno che attraversa l’Australia in un viaggio che dura quattro giorni. Qui Ernest, aiutato dalla fidanzata Juliette, deve provare a trovare l’ispirazione per scrivere qualcosa di buono. In suo aiuto viene un omicidio. E chi meglio di un gruppo di scrittori di gialli può risolvere il crimine che è appena accaduto? Certo, forse le cose sarebbero più facili se tutti i coinvolti non avessero avuto un buon motivo per uccidere la vittima.

Al di là della trama che ho trovato ben architettata e di alcuni personaggi che spiccano più degli altri, la cosa che ho trovato molto interessante è il fatto che Ernest, il narratore, buca spesso la quarta parete. Si rivolge spesso al lettore, ricordandogli in continuazione che ciò che sta leggendo è un romanzo giallo che ha degli schemi da seguire e man mano che continua la narrazione mostra il funzionamento di questi schemi. In pratica è come leggere un manuale di scrittura di libri gialli. Ernest si proclama fin da subito narratore affidabile, ce lo giura e chi sono io per dubitare di lui?

Il romanzo diventa fin da subito metanarrativo, con il narratore che non perde occasione di dirci a che punto è della trama e a consigliarci di lasciare perdere un sospetto perché inverosimile.

Si può fare dell’ottima letteratura di intrattenimento (tanto più che lo stesso Ernest gioca spesso sull’opposizione tra letteratura di genere e “vera letteratura” con l’introduzione di Wolfgang) e secondo me Benjamin Stevenson c’è riuscito. Gli elementi fondamentali del giallo ci sono tutti ma lui li declina in modo giocoso, ci rende quasi suoi partner.

Credo che andrò a recuperare anche il primo libro della serie perché ora sono curioso di sapere come tutto ha avuto inizio.

La traduzione è a opera di Elena Cantoni.

Benjamin Stevenson, pluripremiato stand-up comedian e scrittore, ha fatto il tutto esaurito all’International Comedy Festival di Melbourne e al Fringe Festival di Edimburgo, ed è apparso più volte su abc, Channel 10 e The Comedy Channel. Ha scritto tre romanzi e lavora come agente letterario in Australia. In corso di traduzione in oltre venti paesi, Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno ha raggiunto il primo posto delle classifiche bestseller australiane e diventerà una serie tv per hbo.

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