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Massimiliano Santarossa – Metropoli

by Claudio Della Pietà

IL FUTURO SI ANNUNCIA PIÙ TERRIBILE DI OGNI FINE.

La potenza dell’immaginazione, il genio creativo,  le intuizioni di Massimiliano Santarossa,  lasciano ancora una  volta meravigliati davanti alla sua opera. Ma che lo voglia oppure no, anche lui è Metropoli.
Metropoli siamo noi. E’ innegabile.
E dopo aver letto questo bellissimo e ricchissimo testo, ne sono ancora più convinto. Massimiliano e’ Metropoli perché  continua a crescere, in altezza o spessore che dir si voglia, in qualità di scrittura, in quantità  di stimoli presenti a fiotti (di sangue) nel suo raccontare. E’ evidente il lungo, serio lavoro che sta dietro a questo volume.  Spesso, leggendo libri scritti decine o addirittura centinaia di anni fa, si dice che l’autore ha precorso i tempi, ha visto nel futuro, questo libro sembra scritto proprio per noi oggi, e via di questo passo.
Massimiliano Santarossa invece è avanti, e dal futuro prossimo legge e scrive il nostro oggi, la nostra realtà, perché Metropoli e’ qui, oggi.
E’ qui con noi, attorno a noi, dentro di noi, Metropoli siamo noi, noi che tutti i santi giorni fingiamo per poter continuare a vivere, fingiamo con noi stessi e con gli altri.
Stasera, invece di farvi il classico esame di coscienza e chiedervi quali peccati abbiate commesso, chiedetevi quante volte avete finto. Si, finto, con gli altri, con se stessi, con la natura, con il mondo intero, con il proprio dio.
Finti, anestetizzati, privi di emozioni, percorriamo le nostre vite verso un futuro che si annuncia vuoto, e allora meglio il terrore, meglio la paura, meglio la tensione continua, l’elettroshock ?
Un mostro invisibile, intangibile, ci manovra per renderci tutti uguali, apatici, automi, insensibili a tutto, sensibili solo alla pace dei sensi, ogni cosa che disturba va buttata in discarica, ma differenziata eh, da bravi cittadini del mondo, oppure riciclata e trasformata in terrificanti ma coloratissime gelatine che ora, solo a pensarle, mi danno il vomito.
Ci fanno credere che ” LA FORZA E’ NELL’ OBBEDIENZA, LA FORZA E’ NELLA CONVINZIONE, LA FORZA E’ NELLA RESISTENZA ” e ci viene fatto credere ogni momento della nostra giornata, ma la forza sono anche tante altre cose, forse bisogna essere ancora più forti per DISOBBEDIRE, PER NON AUTOCONVINCERSI MA CREDERE DAVVERO IN CIÒ CHE SI FA,  E ANCHE PER NON RESISTERE COSÌ PER PARTITO PRESO, MA PER SAPERSI METTERE IN DISCUSSIONE.
Anch’ io sono Metropoli, eccome, io che vivo la mia quotidianita in un tristissimo ufficio grigio, e oggi miriadi di cosiddetti lavori del terzo settore sono vere e proprie catene di montaggio, con tempi angoscianti da rispettare, tensioni di grado elevatissimo, prodotti e metodi standardizzati e comportamenti umani degni del miglior reparto della Zona Produzione. Io sono Metropoli, ma non sono Massimiliano Santarossa, e non posso quindi riepilogare in modo esaustivo e in poche righe, la ricchezza contenuta dentro a questo forziere di duecento pagine. Non ho nemmeno il coraggio di ri-uscire da Metropoli, non ancora, “la libertà inizia al principio del nulla” e bisogna avere coraggio per guardare in faccia il nulla, quindi mi vado a rileggere il libro.
Fatelo anche voi, leggete Metropoli, guardatevi in faccia, fatevi una volta tanto un selfie con un buon libro.

“Gli individui fingevano, in sostanza, vite normali, e le conducevano fino al termine dei propri giorni tra fatiche e patimenti, solo per assaporare quei brevi attimi, intimi, nascosti, inconfessabili di piacere intenso, il più delle volte sessuale o di dominio. Sesso e potere, le due grandi direttrici su cui la società passata si basava. Per ottenere ciò, donne e uomini, a miliardi, mettevano in atto complesse strategie, spacciandole per vite umane.”

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Massimiliano Santarossa (Pordenone, 1974) è uno scrittore italiano.

Ha pubblicato Storie dal fondo nel 2007 e Gioventù d’asfalto nel 2009 per Biblioteca dell’immagine, nel 2010 Hai mai fatto parte della nostra gioventù? e nel 2011 Cosa succede in città per Baldini Castoldi Dalai editore, nel 2012 Viaggio nella notte e nel 2013 Il male per Hacca edizioni. Il suo ultimo romanzo, uscito nel 2015, è Metropoli Baldini&Castoldi.

I primi due libri, Storie dal fondo e Gioventù d’asfalto, sono nati dalla narrazione diretta della estrema periferia italiana, in particolare legata alle regioni del Nord-Est. Storie di disagio e di vite ai margini hanno dato forma a uno sguardo realista, spesso crudo, sulla vita non raccontata di quella che fu, dagli anni Ottanta sino alla fine degli anni Duemila, la Locomotiva Economica del Paese, tanto da considerare l’autore come uno degli artefici del ritorno del Realismo in letteratura. La critica letteraria e i molti lettori hanno subito compreso il legame tra l’autore, i luoghi e le storie narrate, infatti prima di dedicarsi alla scrittura Santarossa è stato falegname e operaio in una fabbrica di materie plastiche.

Alle prime due opere ne sono seguite subito altre due, Hai mai fatto parte della nostra gioventù e Cosa succede in città, di taglio più narrativo, dove le ambientazioni sono le medesime ma lo sguardo è aperto, non unicamente legato alla biografia diretta, ma centrato principalmente sui fenomeni sociali della gioventù degli anni Ottanta e Novanta, due lavori che dai critici sono stati definiti di contro-formazione, riconoscendone i tratti narrativi dissacratori e realistici.

I romanzi seguenti sono quelli della svolta post-moderna. Viaggio nella notte, Il male e soprattutto Metropoli si staccano dal racconto in presa diretta per giungere a una narrazione più complessa, a tratti visionaria. La struttura si fa spesso monologante e assimila visioni quotidiane – dal lavoro operaio fino a giungere a considerazioni politiche, economiche e teologiche – ad analisi dettagliate ed estremamente critiche sulla società nel suo complesso. La volontà dell’autore, in questi romanzi si fa esplicita, è quella di narrare più a fondo possibile la crisi dell’essere umano nell’Occidente attuale.

Diversi romanzi di Santarossa vengono da tempo rappresentati a teatro dalla compagnia teatrale di “Arti e Mestieri”.

Nel 2013 è entrato a far parte della prestigiosa antologia Fabbrica di carta. I libri che raccontano l’Italia industriale edita da Laterza e dal 2014 i suoi scritti sono oggetto di studio in alcuni corsi di università italiane. Ha vinto nel 2008 il premio letterario “Parole Contro” e nel 2009 ha ricevuto la menzione speciale del premio “Tracce di Territorio”. Dal 2011 scrive per le pagine culturali del Messaggero Veneto e collabora con radio e riviste.

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