Dopo aver letto “La tregua” ho capito subito che mi ero imbattuto in uno scrittore porfondo conoscitore dell’animo umano. Uno scrittore che fa passare in secondo piano la trama per costruire un’opera d’arte in cui a farla da padrone è l’animo umano con tutte le sue sfumature. “La tregua” è stata una delle migliori letture del 2015, mi avvicinavo quindi a “Chi di noi” con una buona dose di felicità, ma anche il timore di non poter rivivere la stessa esperienza di lettura.
“Chi di noi”, primo romanzo di Mario Benedetti (per la prima volta tradotto in Italia da Stefania Marinoni e pubblicato da Nottetempo) è ancora più estremo nel suo modo di emarginare la trama per dare risalto ai personaggi. Il pretesto per raccontare la storia è apparentemente molto semplice. Quello usato ed abusato del triangolo amoroso. Lui, lei e l’altro. Detta così la questione è molto semplice. Lui si innamora di lei, lei dopo un po’ si stanca e va dall’altro. Eppure, nulla di quello che leggeremo in “Chi di noi” può essere considerato semplice o banale.
Miguel ed Alicia sono compagni di classe. Una sorta di quieta rassegnazione (dal punto di vista di Miguel) li avvicina. I due vanno d’accordo, sono accomunati da una sintonia quasi monotona. A questo punto arriva sulla scena un nuovo compagno di classe, quel Lucas che inizia subito a scontrarsi intellettualmente con Allicia al punto che Miguel decide nella sua testa che i due sono fatti per stare assieme.
Miguel è un personaggio rigido, problematico, triste in quanto non in grado di apprezzare gli attimi di felicità che gli vengono regalati. E’ una persona che sa di essere mediocre e non ha nulla da obiettare. Cerca di spingere Alicia tra le braccia di Lucas, ma le cose non vanno come lui le ha progettate. Dopo un lungo periodo fuori città, Alicia torna. Miguel è convinto che finalmente convolerà a giuste nozze con Lucas. Ed invece a sposarla sarà lui. I figli con Alicia ce li avrà lui.
Il romanzo è diviso in tre parti. La prima, la più lunga è sotto forma di diario intimo. Miguel, con l’intento di spiegare tutto ad Alicia, ci racconta come si sono conosciuti, che percorso hanno fatto e come è arrivata la fine del loro amore. Ci spiegherà anche le mosse attuate per allontanare Alicia da sé e avvicinarla a Lucas. La secondo parte è una breve lettera in cui Alicia spiega a Miguel quello che sa, gli racconta che è consapevole del tradimento e che le va bene così perché ormai ha deciso di andare da Lucas. Lucas nel frattempo è diventato uno scrittore (con qualche paranoia). La terza parte è un racconto che Lucas scrive con l’intento di spiegare il suo ruolo facendo diventare la loro storia materia narrativa. In questo caso, le note al testo apposte da Lucas raccontano e ci aiutano a decifrare la realtà.
“Chi di noi” è la storia di due persona che si sono trovate vicine e che forse hanno travisato i segnali, due persone che ad un certo punto hanno smesso di parlarsi e sono andate alla deriva, ma è anche la storia di un rapporto che è perso nel passato e che nel presente non potrà più essere recuperato come era stato sognato.
Mario Benedetti è uno scrittore davvero notevole. In “Chi di noi” le riflessioni dei personaggi che imbevono le pagine rendono questo piccolo libro un grande capolavoro della letteratura.
Mi auguro che i libri di Benedetti targati Nottetempo possano aumentare ancora nei prossimi anni. Credo la si possa chiamare dipendenza.
La traduzione è ad opera della nostra collaboratrice Stefania Marinoni e ormai credo sappiate che non parlo dei collaboratori di Senzaudio.
P.s Se fossi più bravo e, diciamolo, se avessi più tempo, ci sarebbero parecchie citazioni da mettere in risalto. In realtà, sarebbe anche difficile scegliere perché “Chi di noi” è praticamente tutto citabile.
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