Giacomo Sartori – Sono Dio

by Gianluigi Bodi
Giacomo Sartori Sono Dio NNeditore

“Sono Dio”, piacere di conoscerla.

Ammettiamolo, con un Dio come quello raffigurato in “Sono Dio” di Giacomo Sartori, ognuno di noi avrebbe voglia di fare quattro chiacchiere. Sedersi ad un tavolino, davanti ad un paio di birre gelate e buttare lì una dozzina di domande: chi siamo?, da dove veniamo?, perché i “selfie”?
Ed è così fino a quando non scopriamo che questo Dio è umano, troppo umano. Per quanto lui si ostini a ribadire il concetto che “creato a sua immagine e somiglianza” è una forzatura, questo Dio qui, è fin troppo simile a noi.

Un po’ di storia.

La storia è quella di Dio che fissa il suo occhio onnisciente sul pianeta Terra e, in particolar modo, verso una ragazza, magrolina in alto e grassottella in basso. Una biologa, una che si occupa anche di inseminazione artificiale delle mucche. Ed è a questo punto che noi la conosciamo. Con le mani guantate e le braccia infilate fino alla spalla dentro ad una mucca. Dio no, Dio la conosceva già da prima. Anche se “prima” o “dopo” sono concetti irrilevanti quando si tratta di Dio.
Giacomo Sartori da una sua interpretazione del divino facendolo assomigliare terribilmente a noi. Vien quasi da dire che Dio è in ognuno di noi e che se proprio abbiamo bisogno di pregare qualcuno dovremmo pregare noi stessi. Questa è, indubbiamente, anche una storia di amore e gelosia. Il progressivo aumentare dell’interessamento di Dio verso la protagonista è, ancora una volta, non dissimile a quanto capita a noi.

Dio però ne ha di cose da raccontare, è una “persona” molto più interessante di quanto possiamo esserlo noi per cui le cose che racconta sono strabilianti. Come valore aggiunto sappiate che il Dio che troverete tra queste pagine è ironico, sarcastico, cinico, ha manie di protagonismo ed è un po’ bulletto come Tony Stark. La cosa che mi ha colpito di più è stata la facilità con il quale il nostro Dio Sartoriano riesca a smontare il comportamento umano e mostrarcelo in tutta la sua semplice debolezza. Le nostre fisime, le nostre ossessioni, le nostre mancanze. Tutto è chiaro.

Il valore aggiunto di un libro che dice tanto.

Leggere con il sorriso tra le labbra è una delle più grandi benedizioni della vita quando sei a terra e hai le batterie scariche. Inevitabilmente ciò che ti succede dentro ha delle ripercussioni su ciò che leggi. Fortunatamente succede anche al contrario. La lettura può tirarti su di morale, può aprirti la mente, può. Può fare davvero talmente tante cose da farti pensare che un libro sia, esso stesso, divino. Che abbia dei poteri che noi, a volte, fatichiamo a comprendere.

Giacomo Sartori ha scritto un libro estremo. Estremamente pazzo, estremamente divertente, estremamente ironico, e pieno di spunti di riflessione. Perché se inizi il libro e pensi di leggere la storia di Dio, di un possibile Dio, e poi ti rendi conto che stai leggendo la storia del tuo vicino di casa, del tuo meccanico, del tuo analista, capita che ti possa passare per la testa che tutti possano dire: sono Dio.

Non ho molto da dire sulla casa editrice. Se avessero una soffitta vorrei viverci dentro per poter essere testimone della creazione di ogni loro libro.

Giacomo Sartori è agronomo, e vive tra Parigi e Trento. Ha pubblicato alcune raccolte di racconti, e i romanzi Tritolo (il Saggiatore, 1999), Anatomia della battaglia (Sironi, 2005), Sacrificio (Pequod, 2008; Italic, 2013), Cielo nero (Gaffi, 2011) e Rogo (CartaCanta, 2015).

 

Commenti a questo post

Articoli simili

9 comments

NNEDITORE | Rassegna stampa on line di Giacomo Sartori 22 Agosto 2016 - 13:22

[…] Athena Noctua Su Satisfiction Su Radio Onda d’Urto, Flatlandia Su Mentelocale Su PrimaRadio Su Senzaudio Su Alessandria Post Su La Poesia e lo Spirito Su Radio 3 Fahrenheit Libro del […]

Reply

Leave a Comment