Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Fisiologia del fumatore/Physiologie du fumeur di Théodose Burette

Fisiologia del fumatore/Physiologie du fumeur di Théodose Burette

by Gianluigi Bodi
Fumatore

“Un mio amico, che conosce a fondo l’antichità e che fa parte dei membri più distinti dell’Istituto storico, mi diceva che se Narciso, il bel Narciso, avesse sempre avuto un sigaro in bocca, non sarebbe morto così giovane.
Non ho capito.”

 

E’ doverosa una premessa semiseria. Ho fumato poco nella mia vita, tipo verso i sedici anni. Ho provato e riprovato a fumare, ma niente, non ci sono mai riuscito. Non faceva per me. Però leggendo questo piccolo libro ho riassaporato in bocca il gusto di quelle tre o quattro sigarette che all’epoca mi ero goduto veramente. Però, niente, neanche stavolta mi è venuta voglia di cominciare.

E’ il XIX secolo e in Francia, terra di contrasti e di humor intelligente fanno letteralmente furore dei piccoli componimenti, libelli di minuscole dimensioni chiamati Phisiologies. Lo scopo di queste opere è quello di trattare argomenti comuni con piglio ironico e irriverente, con un linguaggio diretto che arrivi alle masse. “

“Le fisiologie vanno quindi a costituire un’enciclopedia della società polverizzata, non ‘in farsa’ ma in scherzo.”

Fisiologia del fumatore” di Théodose Burette va in questa direzione, analizzando con lucida e sottile ironia il vizio del fumo e quanto gli ruota attorno. Quindi il tabacco, i balzelli e la dipendenza. Gli aspetti raccontati da Burette sono molteplici. Si va dalla storia del tabacco (con il nostro ambasciatore Jean Nicot) alla gestione pubblica del monopolio dei tabacchi. Pare che ad un certo punto si siano accorti che dal tabacco c’era da guadagnarci, soprattutto perché la gente, dopo aver iniziato ad usarlo non riusciva a smetterla. Quindi sappiate che è così che si arrivano ai 5 euro e passa a pacchetto. Ci sono poi consigli pratici su quale tipo di tabacco fumare, sull’impatto che il cambio del sistema di misurazione ha avuto sulla sua commercializzazione e poi, davvero grandiosi, i consigli per i giovani fumatori.

“Giovanotto che ancora non fumi, ma che una nobile emulazione divora, e ardi per seguire le orme dei tuoi antenati, la mia simpatia va ai tuoi generosi istinti e vorrei agevolarti la strada verso quest’arte difficile, i cui inizi son irti di mal di testa e debolezza di stomaco.” 

Troverete del genuino godimento nella lettura di questo libro, sia che siate dei fumatori incalliti (e qualche nozione sul vostro vizio non vi farà male, se non altro vi aiuterà a ravvivare qualche serata mondana), sia che siate privi di nicotina nel sangue. Non fraintendetemi, “La fisiologia del fumatore” non è uno scherzo, non è una barzelletta, c’è della profonda critica sociale portata avanti con un tono graffiante e sornione.

La prefazione “Fisiologia delle Physiologies” è un breve saggio sulla natura di queste opere che è necessario leggere per riuscire a collocare l’opera nel suo tempo e cogliere fino in fondo la portata di quel fenomeno. E’ un lavoro egregio trattato con estrema leggerezza e quindi godibile al pari della lettura della “Fisiologia del fumatore” e del “dispetto” finale.
“Dispetto” che nasce dalla penna di Massimo Roscia. Vedete, io ho una passione non molto nascosta per l’acuta ironia di Roscia e credo che il suo contributo a questo libro sia perfetto. E quindi, grazie a lui, seguiremo un filo di fumo che librandosi nell’aria farà un pezzo di strada accompagnato dalla letteratura.

Armillaria opera in quella che si può definire microeditoria. Lo fa con passione, con fatica e con competenza. Si sono scelti una nicchia nella nicchia che li rende unici e quindi, non omologabili ad altre realtà. Se questo sia un bene o un male lo lascio decidere a voi, io, per quel che mi riguarda, ho sempre amato la diversità.
Théodose Burette (1804-1847) fu storico, traduttore di Ovidio e Orazio, professore e scrittore.

Mara Bevilacqua ha seguito il Master in Traduzione Letteraria della Fondazione Universitaria San Pellegrino. Si occupa di editoria in qualità di editrice, traduttrice e agente letterario.

Massimo Roscia<  (Roma, 1970). Scrittore, critico enogastronomico, docente, condirettore editoriale del periodico Il Turismo Culturale. Autore di romanzi, saggi, ricerche, guide e vincitore di diversi premi letterari, è attualmente in libreria con La strage dei congiuntivi (Exorma).

Commenti a questo post

Articoli simili

11 comments

Leave a Comment