Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Cronache di principi e viandanti – Michael Chabon

Cronache di principi e viandanti – Michael Chabon

by senzaudio

Il mistero, i viaggi e soprattutto l’azione sono gli ingredienti fondamentali dei romanzi d’avventura, conditi con paesaggi lontani e misteriosi e insaporiti da uomini e donne che sono spesso al limite tra la normalità e la magia. In Cronache di principi e viandanti di Michael Chabon (Indiana Editore) i due protagonisti sono l’antitesi l’uno dell’altro: Zelikman è uno snello, intelligente e tormentato fumatore di pipa mentre Amram è un gigante uomo di colore. Ebreo e medico il primo, abissino e guerriero il secondo. Due farabutti romantici con una profonda morale che cercano di sopravvivere insieme in un mondo violento, sporco e belligerante. Aiutare un giovane principe dai lineamenti fini, a cui è stato usurpato il trono in maniera estremamente violenta, forse è l’occasione migliore per riscattare eroicamente le loro vite errabonde. Durante il percorso la via sarà disseminata di incontri curiosi e pericolosi ed emozioni forti. Michael Chabon utilizza un linguaggio dal sapore antico come le avventure narrate, il vocabolario utilizzato è ricercato e ricco. L’autore riesce a mescolare l’umorismo moderno con la costruzione della frase da libro classico, creando così una comicità surreale ed attuale, trasportando il lettore all’interno di un complesso racconto riuscendo, però, a non farlo fuggire terrorizzato, anzi.
Quello che però sembra essere un semplice romanzo che narra una storia antica è in realtà una profonda analisi dell’incontro tra diverse culture e religioni, offrendo così un prezioso spunto per riflettere e soprattutto criticare la società in cui Chabon vive. Un mondo dove l’integrazione tra popoli è sempre tema di scontro ideologico e quella tra religioni rimane una lontana utopia. In mezzo a quest’accozzaglia violenta e ignorante si riescono, però, a trovare esseri umani straordinari che, ora come allora, non accettano di vivere una vita imposta da altri ma cercano di crearsi uno spiraglio di libertà anche a costo di rischiare di non esistere più.
Il titolo originale del romanzo è Gentlemen of the Road e negli Stati Uniti è uscito suddiviso in quindici puntate sul New York Times. L’ardua impresa di tradurre il non facile lavoro di Chabon è stata affidata a Francesco Graziosi che riesce splendidamente nell’opera.

Michael Chabon (1963), scrittore e sceneggiatore americano, ha esordito nel 1988 con il romanzo I misteri di Pittsburgh, seguito da Wonder Boys (1995), da cui è stato tratto l’omonimo film con Michael Douglas. Nel 2001 ha vinto il premio Pulitzer con Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay. Indiana ha già pubblicato Mappe e leggende (2013).

Commenti a questo post

Articoli simili

18 comments

Leave a Comment