Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. #compratelaBari, il senso di una comunità

#compratelaBari, il senso di una comunità

by senzaudio

Questa aveva tutte le caratteristiche per essere una realtà difficile da vivere. Il proprietario che non ha più la volontà di investire, gli euro che scarseggiano, una squadra molto giovane, un allenatore senza grande esperienza, una piazza calda, passionale, abituata bene, ma che aveva ormai persa la passione. Invece, quelli che siamo abituati a considerare dei luoghi comuni si sono dimostrati fatti concreti, sostanze che danno vita a quello che sembrerebbe un miracolo. Quel Bari lasciato, abbandonato dai Mataresse inizia a volare in classifica, il San Nicola si riempie come non succedeva dai tempi d’oro, quelli della Serie A. Liberata dalla zavorra, la squadra ha trovato nella passione dei tifosi il miglior combustibile per continuare la stagione: quella squadra giovane, allenata da un allenatore che non doveva nemmeno essere in panchina, inizia a volare, inseguendo quel sogno chiamato Serie A.

 

 

E mentre cerca di coronare quella speranza, continua a pensare alla realtà: nessuno vuole la società, nessuno si è presentato finora alle aste. Nessun problema però, perché quella benzina viene continuamente alimentata, pubblico e squadra sono il Bari, un amore che diventa contagioso, una febbre che non smette di ardere di passione. E allora via con l’hashtag #compratelabari, promosso dai calciatori, rilanciato tra gli altri da Checco Zalone e Fiorello, diventato ormai un fenomeno che non sfugge all’attenzione del grande pubblico. Dovreste vedere quanta gente segue il Bari in trasferta, quanti baresi emigrati al Centro-Nord si sentono in dovere di andare a fare il tifo per la squadra della propria città. E’ il riscatto di una squadra, è il senso di comunità. E’ quello che lo sport dovrebbe sempre essere, quello che ora Bari è. E che qualcuno lo compri la Bari, e lo ami.

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