Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Alex Ezra Fornari – Qualcosa di naturale

Alex Ezra Fornari – Qualcosa di naturale

by Gianluigi Bodi
Alex Ezra Fornari

Te ne accorgi subito che quella di Alex Ezra Fornari è una bella penna. Bastano due o tre pagine e riesci anche a capire che “Qualcosa di naturale” sta davvero bene dentro al catalogo di Wojtek edizioni (ma a loro torno più tardi).

Cosa fa dunque di Alex Ezra Fornari un autore da seguire con attenzione? Quando leggi decine di libri l’anno, molti dei quali di autori e autrici italiani, parecchi pure esordienti, ti accorgi che non è facile trovare un’opera in cui ogni singolo elemento del processo creativo sia ben curato. Ti capita una storia interessante proposta con una lingua piana, un bel testo condito da una voce identica a mille altre o una lingua superba che però viene messa in mostra per nascondere il fatto che c’è una totale mancanza di idee. “Qualcosa di naturale” è uno di quei casi in cui gli elementi che mi interessanto, una bella voce, una bella storia, delle idee, vengono amalgamati assieme con la giusta attenzione dando vita a un libro molto interessante.

Il protagonista della storia raccontata è Samuele, un tipo tutt’altro che comune che ha una fiammella dentro che brucia forte. Quella di Samuele è una storia che si dipana attraverso il passare degli anni, attraverso quei passaggi fondamentali che segnano l’esistenza di ognuno di noi. L’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta diventano, nel libro di Alex Ezra Fornari, le parti di un unico film a cui abbiamo partecipato anche noi. Samuele cresce e sappiamo questo cosa significa. Significa passare dalle unioni che sembrano indistruttibili alle separazioni che, invece, ti distruggono. Significa soffocare alcuni dei nostri ardori, abbassare il fuoco della passione, stabilire contatti monocromatici con il mondo che ci circonda. Crescendo perdiamo pezzi e accumuliamo pesi. Riassumendo: ci deterioriamo dentro e fuori. E in questo senso “Qualcosa di naturale” ha la capacità di portare avanti un profondo dialogo tra la singola visione del mondo di Samuele e quella più generale della società.

Quando Samuele incontra Monica in lui viene piantato il seme del compromesso, qualcosa che ci ricorda che siamo parte di un sistema complesso dato dalle interazioni tra le persone.
Non vorrei dare una lettura troppo superficiale del libro di Alex Ezra Fornari, ma temo di dover correre il rischio perché mentre leggevo della vita di Samuele, della sua lotta continua che porta alla tensione tra mondo interno e mondo esterno non ho potuto fare a meno di chiedermi se la domanda più importante di tutte sia: possiamo dare un contributo significativo al mondo rimanendo fedeli a noi stessi o siamo costretti a modificarci per essere funzionali al modello che già esiste? Credo che Samuele abbia trovato, nel finale del romanzo, la risposta a questa mia domanda.

Ora parliamo di Wojtek Edizioni. Casa editrice nata nel 2017 e quindi in quella fase in cui la giovinezza e l’entusiamo forse sono costretti a lasciar posto al pragmatismo dettato dalle regole del gioco, Wojtek ha dalla sua un catalogo solido e molto interessante, un progetto grafico dallo stile retrò che trovo molto accattivante e uno spirito energico. “Qualcosa di naturale” è uno degli esempi di questo spirito energico, ma a me piace ricordare che Wojtek ha pubblicato anche, nella collana Ostranenie “Teoria della prosa” di Ricardo Piglia (che ho letto con enorme piacere) e “L’ultimo bastione del buon senso” di Danilo Kiš (che comprerò).

Alex Ezra Fornari è nato a Parma nel 1962. Studia Arte e Lingue, ma rock e letteratura sono le sue passioni. Sin da bambino scrive racconti mai editi, a 16 anni fonda una punk band e a 18 incide il suo primo singolo, seguito da vari album con più gruppi o solo. È graphic designer e si è occupato per anni di direzione creativa. Ama gli animali e non li mangia.

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