Quando mi trovo davanti ad una casa editrice che non conoscevo, di cui non ho mai letto nulla, la prima cosa che mi salta all’occhio è la cura della copertina. E’ vero, l’abito non fa il monaco. Eppure, mi pare di poter dire, che una casa editrice che ha la premura di curare con attenzione il proprio progetto grafico mostri in realtà, e prima di tutto, un profondo rispetto per il lettore. E’ triste girare per gli stand di una fiera ed imbattersi in libri con copertine terrificanti, buttate a casaccio, quasi che al libro, l’editore stesso, non volesse poi così tanto bene.
Quando ho messo gli occhi su Edicola Edizioni, mi è sembrato che tutto, improvvisamente, quadrasse. Fin dal logo, una composizione davvero pregevole.
Ho avuto modo di parlare anche con i due responsabili di questa casa editrice e non c’è nulla che abbia alterato la mia idea originaria. Il progetto Edicola Edizioni deve avere tutta la vostra attenzione.
Il primo titolo (e credetemi, ce ne saranno moltissimi altri) è Space Invaders di Nona Fernández. Un racconto lungo che parla della tragedia politica avvenuta in Cile negli anni ottanta attraverso l’esperienza di un gruppo di bambini in età scolastica. Perché non c’è stato solo un 11 settembre. Troppo piccoli per capire perfettamente i meccanismi della realtà che li circonda, quelle morti, quelle sparizioni, quelle messe in scena per inculcare nelle loro teste un’ideale di purezza e coraggio che è simile e fa da seme a tutte le estremizzazioni del nazionalismo. Troppo grandi per non portarne dentro i segni. La scrittura di Nona Fernández è discreta, a tratti regredisce a livello infantile. Vediamo con occhi che non sono i nostri, sono più puri dei nostri occhi, soffrono diversamente da come soffriamo noi. Eppure il dolore ha bisogno di terreno fresco per crescere indisturbato.
Space Invaders richiamo il popolare gioco elettronico nato agli albori dell’epoca videoludica che altro non è che una continua invasione aliena al quale il giocatore non può che opporre una strenua resistenza senza alcuna speranza di vittoria ultima. Il giocatore è condannato ancora prima di iniziare a sparare.
La traduzione di questo piccolo e delicato volume è degna opera di Rocco D’Alessandro.
La vostra nuova Edicola preferita è raggiungibile a questo indirizzo www.edicolaed.com
Nata a Santiago del Cile, Nona Fernández è scrittrice e attrice. Ha pubblicato il libro di racconti El Cielo (2000), i romanzi “Mapocho” (2002) e “Av. 10 de Julio Huamachuco” (2007), entrambi vincitori del Premio Municipal di Letteratura di Santiago e tradotti in tedesco, e nel 2012 “Fuenzalida”, già tradotto in francese. Nel 2011, nell’ambito della Fiera del Libro di Guadalajara, è stata inserita nella rosa dei 25 “segreti” meglio custoditi della letteratura latinoamericana.