Alessandro Curioni scrive quasi un romanzo di formazione.
Come il Pinocchio di Collodi , “Come pesci nella rete” (Mimesis, 2016) di Alessandro Curioni potrebbe essere letto come un romanzo di formazione. La formazione di un utente del web attraverso alcuni consigli per la navigazione in internet.Il fatto è che voi state camminando su un campo minato e non ve ne rendete conto. Io però sono li con voi e vi faccio compagnia. E anche se, da un momento all’altro, il nostro piede potrebbe finire sopra un ordigno esplosivo e costringerci a terminare la nostra corsa, io comunque sarei lì a raccontarvi di quella volta in cui ho letto un breve saggio su come ballare il tango su un campo minato senza finire al creatore.
Il cuore del libro.
Se sostituite al campo minato le paludi di internet e al saggio sul tango minato quello di Alessandro Curioni intitolato “Come pesci nella rete – guida per non essere le sardine di internet” avrete un quadro più chiaro, meno esplosivo, ma non per questo più rassicurante.
E’ evidente, lo sappiamo bene, passare il nostro tempo sulla rete è stimolante, ci permette di fare incontri, comprare cose, leggere notizie, ci permette, in definitiva, di vivere una seconda vita distaccata da quella reale. Quello di cui spesso non ci rendiamo conto è che internet è un luogo pubblico in cui i cazzi miei se li può fare qualsiasi persona che abbia voglia ed interesse a farseli.
I modo per truffare il prossimo sono infiniti. Vi fate un selfie sulla spiaggia e vi svaligiano la casa, rispondete ad un sondaggio e vi rubano l’identità, fate un acquisto su un sito cinese che vende merce a prezzi stracciati e vi clonano la carta di credito. Monte dei Paschi di Siena ti manda una email per farti riattivare il conto online, ma tu, strano, non hai un conto corrente in quella banca.
In breve.
Quello che fa Alessandro Curioni con il suo saggio e metterci di fronte al pericolo e renderci consapevoli di cosa bolle in pentola. Scommetto che nel leggere già le prime pagine vi tornerà in mente quella mail strana che avete scartato non senza qualche dubbio, oppure vi ricorderete di esservi iscritti ad un sito di incontri proprio quando pensavate che l’anima gemella non fosse in rotta di collisione. Ora siete sposati e vostra moglie potrebbe non prenderla bene.
Io, ad esempio, ho un indirizzo email molto semplice e prima di aprire una email devo navigare tra spam e mail non indirizzate a me. Comprese fatture di merci che non ho acquistato (2o tonnellate di cemento, sono certo, mi saranno utili in futuro, ma ora non vedo perché avrei dovuto comprarle).
Per concludere.
Curioni ha scritto un saggio per darci qualche strumento per rendere la vita del malintenzionato un po’ più dura, quel tanto che basta, magari, per fargli pensare che il tempo che sta sprecando con noi è troppo.
Sia chiaro, la sicurezza non esiste nella rete. Nessuno è invincibile. Qualche accorgimento dettato dal buon senso può però essere utile.
Quello di Curioni è un saggio leggero e diretto, con un linguaggio privo di tecnicismi e abbondantemente farcito di ironia. Perché dire al prossimo che sta facendo una cazzata non è mai facile, se lo dici con il sorriso sulle labbra magari ti eviti un cazzotto.
L’autore.
Alessandro Curioni è editore e imprenditore. Nasce giornalista e nel 2003, dopo due anni di studio, pubblica per Jackson Libri il volume Hacker@tack dedicato alla sicurezza informatica. Da questa esperienza e dopo sette anni di consulenza nel settore, fonda, nel 2008 DI.GI. Academy, azienda specializzata nella formazione e nella consulenza nell’ambito della sicurezza informatica, della quale è azionista e Presidente. Nel 2015 riprende la sua attività pubblicistica per diverse testate cartacee e on line.
Qui un altro saggio Mimesis recensito su queste pagine.