Ricevo e pubblico:
Caro Parental Advisory,
Ti seguo sempre, sei bravissimo.
Volevo parlarti che è giugno e le scuole sono finite. Me ne accorgo dai tamarri in canotta e tutti pieni di tatuaggi, e dalle ragazzine mezze biotte in shorts e sigaretta (stile puttanoni da tangenziale), che vengono nel locale estivo sotto casa mia.
Sulle scuole ho una mia teoria, cioè che secondo me esse dovrebbero essere centri dove la società metterebbe gli elementi che non fanno una mazza per impedire loro di rompere le balle a chi lavora e quindi chiudere le scuole per la stagione estiva è un grave errore.
Vero che l’adolescente puzza, e che in estate l’ascella suda di più ma i costi scolastici a giugno e luglio sarebbero inferiori a quelli che si sostengono per il riscaldamento a dicembre e gennaio? Che poi basta mettersi l’arbre magique sotto le braccia e nessuno sente più niente e comunque un po’ bisogna anche sopportare.
Una volta aveva senso restare chiusi durante l’estate: la gente che vivevano in campagna, avevano bisogno di manodopera durante la bella stagione e i figli servivano a casa. A vangare, mica a farsi le pugnette con l’internet o a invornirsi con la plaidstashon. Oggi i figli non fanno comunque una mazza, manco portan fuori la spazzatura, eppure vogliono i soldi per uscire la sera a comprarsi magari anche la droga.
Per questo motivo, secondo me bisognerebbe di tenere le scuole chiuse a dicembre e gennaio, quando gli studenti con lo scooter sarebbero costretti in casa invece di andare in giro a fare le impennate senza casco e di mandarli a scuola a giugno e luglio, che tanto agosto basta e avanza per far le ferie estive.
Che poi se vanno a scuola invece di andare in giro la sera sotto casa mia ci starebbe meno casino che io la mattina mi alzo presto per andare a lavorare.
Ti saluto, ancora complimenti per la trasmissione!
(lettera firmata)
Carissimo,
Se ti candidi alle prossime elezioni giuro che ti voto. Che secondo me sono quelli come quelli lì che mi hanno ciulato il cellulare. Con affetto,
“Parental Advisory”