Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Laurie Colwin – Felici tutti i giorni – Sur Edizioni

Laurie Colwin – Felici tutti i giorni – Sur Edizioni

by Gianluigi Bodi
Laurie Colwin, Felici tutti i giorni, Sur edizioni,

Felici tutti i giorni

Dopo aver finito questo libro avrei voluto abbracciare Laurie Colwin. A quanto pare non mi è possibile. Idealmente però la stringo forte a me e la ringrazio di aver scritto “Felici tutti i giorni”. Un libro che ho letto con il sorriso sulle labbra e il cervello in continuo movimento.
Era ora, ho pensato, che qualcuno riuscisse a scrivere un libro che racconta una storia con leggerezza, ma che allo stesso tempo la porta in profondità. Era ora che leggessi un libro che alla fine mi lasciasse soddisfatto, in pace con me stesso senza posarmi addosso il peso della vita dei personaggi.
Laurie Colwin racconta la storia di un quartetto di personaggi. Due di questi personaggi sono Guido e Vincent. Due grandi amici. Guido e Vincent sono pieni di talento, benestanti, di successo. Guido ha ereditato la direzione di una fondazione che ha lo scopo di aiutare gli artisti a migliorare la città. E’ un tipo pragmatico e all’inizio poco incline agli sbalzi umorali. Vincent si occupa della gestione di rifiuti urbani, vive la sua vita tra una storiella futile e l’altra, ha la testa tra le nuvole e l’idea di sistemarsi per la vita non abita nella sua testa.

I due però incontrano le anime gemelle. Guido si innamora perdutamente di Holly e Vincent capitola grazie a Misty. Le due donne sono a loro modo complesse, difficili da comprendere fino in fondo e soprattutto sembrano agli antipodi rispetto a Guido e Vincent. Si fatica a comprendere come le due coppie possano funzionare.
Eppure funzionano e funziona alla grande anche il libro. La Colwin si lascia andare ad una critica sociale neppure tanto velata. Raccontando la storia di questi quattro personaggi (e delle comparse che sono altrettanto esilaranti) racconta uno spaccato della società newyorkese. Dalla vecchia attrice in cerca di fama allo zio truffatore di manica larga, dallo studioso con la testa tra le nuvole al capo che non ha la minima idea di quello che sta facendo.
Il libro di Laurie Colwin è una boccata d’aria. Per una volta si può leggere una storia che abbia il sapore del lieto fine, una commedia piacevole alla Woody Allen ma senza tutte le paranoie e le ansie dell’attore/regista.
I personaggi sono complementari, incastrati alla perfezione. Ognuno di loro è riconoscibile, i tratti del carattere sono ben delineati e alla fine diventa difficile scegliere il preferito. Anche se nel mio caso Misty e il suo broncio costante è quello che preferisco di più.

Questa è una lettura per chi ha bisogno di respirare. Questo è un libro per chi ama le commedie leggere intrise di una saggezza poetica, la stessa saggezza che troveremmo nelle parole dei nostri nonni.

Davvero piacevole da leggere la traduzione di Chiara Baffa.


Laurie Colwin (1944-1992) è autrice di tre raccolte di racconti e quattro romanzi – fra cui Goodbye Without Leaving, in uscita per la collana BIG SUR nel 2018 – nonché di un’elogiatissima raccolta di saggi a tema culinario, Home Cooking (Corriere della Sera 2015). Collaboratrice del New Yorker e della rivista Gourmet, appassionata cuoca autodidatta e vivace protagonista della scena editoriale newyorkese, scomparsa a soli quarantotto anni, negli Stati Uniti è a tutt’oggi un’autrice di culto.

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