«Questa parola comprende in sè molti significati. Il più comune è “patria”, ma si estende anche a “casa” e, per me, anche all’interiorità delle persone, quello spazio profondo che c’è tra qualcuno e se stesso, una parte del suo animo. È un termine davvero complesso, molto ricco di significati, essenzialmente irrazionali». A.F.
Tutto ruota attorno ad una casa in riva al mare, in un villaggio vicino a Biserta, un posto di difficile accesso. Perfetto per nascondere un personaggio scomodo. A Rached, giocatore incallito viene chiesto dall’amico Mansour di tenere a bada Naceur, un ingegnere appena uscito di prigione su intercessione di un potente politico. La casa dove trovano rifugio viene affittata di nascosto dai padroni, ma ad un certo punto si presenta alla loro porta Michkat, figlia del padrone e avvocatessa disoccupata, licenziata per non avere assecondato le richieste maschiliste del proprio datore di lavoro. Chi tra questi si redimerà o troverà almeno un po’ di luce nella propria vita?
Ouatann è un romanzo che ti obbliga ad arrivare fino alla fine perché hai la necessità fisica di capire cosa succederà alla vita di queste persone. E Azza Filali ha la capacità di tessere una tela fitta e al contempo di ampio respiro che permette al lettori di scivolare sulle pagine sensa accorgersene.
La scrittura di Azza Filali riesce a rendere con maestria le spire dell’animo umano, i personaggi ci sembrano veri perché ci assomigliano, hanno preoccupazioni simili alle nostre. Come quella di dare un futuro al proprio figlio.
Ouatann è però anche un ritratto di un piccolo paese e della Tunisia che questo paese in qualche modo rappresenta. Corruzione, mancanza di lavoro, collusione tra mafia e politica, speranze di riuscire a tirare avanti e soprattutto l’Italia come metà che impersona la speranza.
Ottima la traduzione di Maurizio Ferrara.
Azza Filali è nata nel 1952. Nel 2009 ha conseguito un master in Filosofia all’Università Paris 1. Medico di professione ma scrittrice per vocazione, è autrice di due saggi, una raccolta di racconti e sei romanzi e vincitrice di diversi premi, tra cui il premio letterario Comar d’Or per la narrativa tunisina di lingua francese. Ouatann. Ombre sul mare è il suo primo romanzo tradotto in italiano.