No, non è il Grande Fratello. Non ci sono telecamere nascoste, nemmeno microfoni, non siamo controllati nella intimità delle nostre mura. No, non ci sono nemmeno delle cimici sparse per la casa. E no, non controllate il telefono, non mettere a ferro e fuoco la vostra casa, spostando mobili, sollevando materassi. E’ inutile. Siete, siamo tutti, monitorati. Siamo noi a seminare indizi, come dei novelli Pollicino, sassolini che lasciamo sul terreno ogni volta che andiamo su Internet ,effettuiamo telefonate e acquisti con carta di credito. I nostri dati sono quindi a disposizione delle grandi aziende telefoniche e di tutte le realtà che animano il web: Facebook, Google, Skype, Microsoft, Apple e Youtube. Un gigantesco flusso di informazioni che cediamo e che vengono elaborate permettendo quindi a queste società di conoscere le nostre abitudini e i nostri gusti. Ecco, pensate questi dati quanto risultano essere utili a grosse aziende permettendo loro di calibrare esattamente il tiro dei propri prodotti, e a maggior ragione quanto lo siano per i servizi segreti dei Paesi. Questi dati rappresentano un fiume continuo, un flusso costante di informazioni, dati che vengono rielaborati – si chiamano metadati – e che risultano fondamentali per la sicurezza. Non ci sono più gli 007 di una volta, non c’è più il solo James Bond, ora gli agenti segreti sono sempre più degli esperti tecnologici che passano le giornate davanti a un computer controllando questi metadati accorgendosi delle potenziali minacce. Non controllano noi, ma i nostri dati, sebbene basti davvero poco per risalire dai dati a noi.
Il problema fondamentale del programma Prism, quello usato dagli Stati Uniti, è la mancata trasparenza. Il governo federale, grazie al Patriot Act voluto da Bush dopo l’undici settembre, lavora nell’ombra, chiede il permesso di accedere a questi dati a un Tribunale segreto. Barack Obama nel 2008 si presentato come l’uomo capace di rinnovare gli Usa e l’intero mondo, ma su politiche di sicurezza nazionale e internazionale si è assistito a una implementazione di quanto fatto sotto la presidenza Bush.