È l’era della tecnologia. Almeno un computer è presente in tutte le case. Per tacere, poi, degli smartphone, che seguono costantemente la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, permettendole di restare senza soluzione di continuità on line. Va da sé che, in una realtà così intimamente informatizzata, pure le modalità di fruizione della cultura e degli elaborati artistico-culturali siano, ineluttabilmente, mutate.
I testi sono stati digitalizzati, il medesimo processo è avvenuto per le biografie degli autori e dei grandi personaggi storici. Il tutto è stato accettato dalla vasta platea dei fruitori tacitamente in maniera pressoché univoca. Senza colpo ferire. Quasi ignorandone le problematicità, che, al contrario, permangono. È, infatti, ovvio che il passaggio dal supporto cartaceo al monitor causi il cambiamento degli schemi mentali. Delle modalità di apprendimento. Così come li aveva generati il passaggio dal volumen papiraceo al libro. Le nuove generazioni si stanno formando su computer e tablet. Ciò non potrà non condurli a ragionare in maniera molto differente rispetto ai loro padri. L’intuitività impera. Il modello logico verticale è stato soppiantato da un movimento concettuale orizzontale. Senza contare che nessuno garantisce, né può farlo i testi presenti on line. Sovente, infatti, ci si scorda che quei file sono forieri degli stessi problemi che constavano i codici medievali. Sono copie e, in quanto tali, non possono prescindere da degli errori. Rari.
Ma, comunque, presenti. Idem dicasi per l’enciclopedie virtuali. Si pensi al modello Wikipedia. Ossia di un’enciclopedia interattiva, in cui il popolo della rete in toto è chiamato a redigere le voci enciclopediche. Peraltro, molto spesso, gli autori di quest’ultime si avvalgono di bot, che le compongono in automatico. Meccanicamente. Nessuno vuole o può fare a meno della tecnologia. Né, tanto meno, demonizzarla. Lo sviluppo tecnologico è un mezzo utilissimo. Formidabile. Dà adito a una lunga teoria di possibilità, altrimenti inaccessibili. Tuttavia ciò non deve far assurgere la tecnica, il web, il tecnologico a istanza infallibile. In definitiva non si deve compiere l’errore di trasformare il mezzo in oggetto. O, peggio ancora, in soggetto. Siate tecnologici. Connessi. Usate pc. Tablet. Smartphone. Ma non affidatevi mai ciecamente. Dubitate sempre. Non assumete mai nulla passivamente.