Un divertimento. Spassoso, in alcuni momenti. Forse non ce ne rendiamo conto, ma abbiamo eletto dei comici, degli amanti del paradosso. C’è chi vota il Conte Mascetti, l’eroe della Supercazzola, chi ha scritto il nome di Valeria Marini, chi quello di Veronica Lario – l’ex moglie di Silvio Berlusconi -, chi invece ha optato per Mara Carfagna o chi, infine, ha estratto dal cilindro Franco Marino. Insomma, dei burloni, dei mattacchioni.
Ecco, peccato che senatori, deputati ed elettori regionali sono chiamati a uno dei compiti più alti che spetta loro: la nomina del Presidente della Repubblica. Non potremo mai saperlo, ma è cose se nel Conclave anziché Bergoglio qualcuno avesse scritto Bergoglia od optato per don Buro. Insomma, un po’ di serietà non farebbe male, anche perché nelle elezioni si ha una grande strumento di libertà: la scheda bianca.