Questa di sicuro é una notizia in anteprima per i lettori di Senzaudio, anche perchè la fonte che ha pubblicato la novità è una radio irlandese on line,Sabato 17 maggio, in Irlanda è stata lanciata la prima emissione di bitcoin nazionali. Se, come me, anche voi avete pensato che la prima nazione ad attivare un servizio di criptomoneta statale, poteva essere il Giappone o la Cina o magari il Canada (dove questo sistema spopola); allora c’è stato un errore di sottovalutazione della creatività degli europei. L’Irlanda in realtà, non è nuova a questi exploit monetari, già negli anni ’90, la ” tigre celtica”, aveva fatto parlare di se per l’ aggressivo sistema finanziario che aveva adottato. Attraendo capitali esteri grazie ad una ridotta pressione fiscale, si era garantita una certa ripresa economica. Purtroppo, con la crisi in piena bufera, questa scelta si è rivelata a doppio taglio, per la vulnerabilità finanziaria che questi capitali hanno creato e l’Irlanda si è trovata in una nuova recessione. Ma la storia di questa splendida isola ci insegna che il popolo irlandese é abituato a stringere i denti nelle difficoltà per risorgere dalle proprie ceneri. Ed ecco che per incentivare il turismo, il governo ha pensato di puntare sul digitale creando l’Irishcoin, una vera e propria criptomoneta, soggetta però a regole che ne uniformino la distribuzione e la compravendita ( per ulteriori informazioni si può visitare il sito ( irishcoin.org ). Per il momento, l’esperimento è limitato al settore turistico, con locali e strutture alberghiere che accettano questo sistema di pagamento; l’intento dei promotori ( come si legge dal sito ) è proprio quello di incentivare il turismo e la visita del popolo irlandese nel mondo alla madre patria. Certo per una persona come me, le cui grandi passioni sono: Irlanda, birra e tecnologia, questa notizia è un vero e proprio nettare! Per tutti gli altri, che non condividono i miei splendidi interessi, di certo si tratta di un evento che lascerà il segno. Qualunque sia l’esito del’iniziativa (e speriamo che non finisca come i soldi di Grattachecca e Fichetto nei Simpson), questo sarà sicuramente un test cruciale per chiarire il comportamento di questo sistema monetario in una situazione di economia reale con la cooperazione di apparati statali.
Quindi non resta altro che dire : “Go n-éirí leat!” (buona fortuna!).