L’integrazione tra culture diverse e il fondamentalismo religioso sono i temi caldi che riempiono, spesso in maniera inappropriata, le conversazioni da bar o i dibattiti in tv. Una metropoli come Milano, pertanto, diventa il punto focale di una nuova struttura sociale dove coesistono diverse realtà estremamente distanti tra loro pronte a dichiararsi guerra alla prima opportunità. Quindi se viene rubata l’icona della Madonna custodita nella chiesa ortodossa del Lazzaretto, che aveva deciso anche di piangere raggiungendo così la sacralità del miracolo, si scatena un putiferio che vedrà come ipotetici colpevoli i mussulmani che sembrano essere tutti potenziali kamikaze e allontanerà ancora di più, tra loro, i cattolici capitanati da un don Antonio pronto a tutto per recuperare qualsiasi pecorella smarrita e gli ortodossi del pope Vladimiro. Peccato che a rubare l’icona sacra sia stato Marzio, anticlericale convinto, che confessa il ratto pubblicamente scrivendolo persino su un articolo di una rivista antipapista ma che non viene preso sul serio. Il protagonista si muove senza meta in questo paradosso da lui stesso creato ritrovando amici di un tempo, ricordando un fratello che non c’è più, fuggendo da una sorella che cerca di ricomporre i cocci di una famiglia distrutta e trovando anche il tempo per innamorarsi e incrociarsi con un sensitivo filippino. Fabio Guarnaccia in Una specie di paradiso descrive con cinica ironia le paure più grandi del nostro tempo, dove siamo sempre alla ricerca di una costante approvazione ma diffidiamo del nostro vicino di casa. Lo fa con uno stile asciutto e scorrevole, riuscendo a rendere tutto più vero e reale grazie anche all’uso di molti elementi avantpop che dissemina con sapienza durante la narrazione. Nel libro ci sono alcune trovate geniali, tra tutte il contratto da firmare prima di un rapporto occasionale e i titoli dei capitoli, che è bene non anticipare per non togliere il gusto di assaporarle per la prima volta.
Fabio Guarnaccia è nato a Milano nel 1975 ed è il direttore della rivista “Link. Idee per la televisione”. Ha esordito con il romanzo Più leggero dell’aria (Transeuropa, 2010).
Laurana Editore è una casa editrice che fa la sua comparsa in libreria a inizio settembre 2010, mette cuore e passione in tutti il libri che produce. Il suo interesse principale va a quegli scrittori che mostrano una spiccata attenzione per il contesto attuale del nostro Paese.
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