Un paio di giorni fa, su brainpickings.org leggevo un articolo di Maria Popova su Kerouac, l’ho trovato interessante e ho pensato di sottoporlo all’attenzione dei lettori di Senzaudio. Nell’articolo si parla dell’opinione di Kerouac sull’essere scrittori, in particolare si cita un saggio del 1962 pubblicato sul Digest Writer dal titolo “Scrittori si nasce o si diventa?” nel quale Kerouac esordisce così:
Scrittori si diventa, chiunque non sia analfabeta può scrivere. Ma geni dell’arte dello scrivere come Melville, Whitman e Thoreau, si nasce.
Poi continua soffermandosi sul significato della parola genio:
L’essere geni non vuol dire essere pazzi o eccentrici o possedere un talento eccessivo. La parola genio deriva dal termine latino gignere (generare), e il genio è semplicemente una persona che dà origine a qualcosa che prima non esisteva. Solo Melville avrebbe potuto scrivere Moby Dick, così come solo Whitman avrebbe potuto scrivere Foglie d’erba. Whitman è nato per scrivere Foflie d’erba e Melville è nato per scrivere Moby Dick.
Kerouac è dell’opinione che spesso le parole genio e talento vengano fraintese o usate in maniera non idonea:
Alcuni virtuosi violionisti interpreti di Brahms sono definiti genio, ma il genio, la forza di origine, in realtà appartiene a Brahms; il virtuoso del violino è semplicemente un interprete di talento. Non ci possono essere grandi scrittori privi di un genio originale. Artisti di genio, come Jackson Pollock, hanno dipinto cose che non sono mai state viste prima … Prendete il caso di James Joyce: la gente dice che ha sprecato il suo talento sullo stile del flusso di coscienza, quando in realtà era semplicemente nato per crearlo.
E ancora su Joyce:
Joyce è stato insultato per tutta la vita praticamente da tutta l’Irlanda e dal mondo intero per essere un genio. Alcuni idioti riuscivano a ammettere che avesse del talento. Ma cosa andavano dicendo visto che tutti stavano già iniziando a imitarlo? In realtà, prima di chiedere se scrittori si nasce o si diventa, ci si dovrebbe domandare se si sta parlando di scrittori di talento o scrittori originali. Perchè chiunque può scrivere, ma solo alcuni sono in grado di creare nuove forme di scrittura, […] La cosa principale da ricordare è che il talento imita il genio, perché non c’è niente altro da imitare. Dal momento che il talento non può nascere, deve imitare, o interpretare. Il genio crea, il talento esegue.
Come vedete sull’argomento Kerouac aveva le idee abbastanza chiare e doveva essere anche abbastanza sobrio mentre le esprimeva perchè il suo ragionamento non fa una piega. Se, come diceva Mark Twain, sostanzialmente tutte le idee sono di seconda mano, si distingue solo chi crea universi letterari mai conosciuti prima. Allora, puoi essere bravo, avere talento, ma, vuoi essere un esecutore o un genio? Se gli scrittori si ponessero quest’interrogativo agli editori, probabilmente, arriverebbero molti manoscritti in meno.