Verrebbe voglia di iniziare la recensione con un piccolo scherzo. Una cosa a cui l’autore è abituato. Storpiare il cognome, allungarlo, stringerlo, spezzettarlo, anagrammarlo. Verrebbe voglia di chiamarlo Matsugoro o Muzzopane.
Però poi ti rendi conto che parli di uno degli scrittori più interessanti e divertenti d’Italia. Uno scrittore che ha all’attivo tre libri in italiano e due libri tradotti in francese. E si sa quando sono restii i cugini francesi ad accoglierci.
“Dente per dente” è l’ennesima prova che si può far ridere con stile. La storia di cui parla questo libro è quella di Leonardo, una guardia al MuCo, MUseo d’arte COntemporanea. Museo che raccoglie le opere peggiori dei più grandi artisti del mondo. Leonardo ha una vita tranquilla, qualcuno direbbe monotona. Il lavoro lo accomuna ad una colonna di basalto. Ha una fidanzata bellissima ad intelligente che ovviamente è troppo per lui e lui ne è consapevole. Per cui, prima che sia tardi, meglio fargli la proposta, giusto? Giusto?
Purtroppo le cose non vanno come nei piani di Leonardo. Quello che fino ad un attimo prima è un uomo tranquillo e privo di colpi di testa diventa l’ideatore del VeV. Piano Virile e Vendicativo. Leonardo guarda in faccia i dieci comandamenti, i dieci comandamenti guardano in faccia Leonardo. “Adesso a noi”, dice il nostro eroe.
“Dente per dente” fa ridere di gusto. Fa ridere perché, secondo me, Leonardo ci mette di fronte alle nostre insicurezze. Al voler essere ciò che non siamo, ma anche al sentirci inadeguati, mai completamente all’altezza. Leonardo è ingabbiato all’interno di un personaggio che lui stesso ha creato, ma alla fine scopre che nessuno, nemmeno lui stesso, può impedirgli di cambiare le carte in tavola. Lo fa con stile, attraverso una meticolosa, quanto ridicola, vendetta. Prima della fine può anche permettersi di rifiutare ciò che gli era sembrato indispensabile fino a poco prima. Cresce, il nostro Leonardo. Cresce politicamente scorretto, imperfetto, un po’ più disonesto, un po’ più ruvido.
Non tutto quello che viene scritto con l’idea di far ridere fa ridere. Questo sì. Ma come Muzzopappa ce ne sono pochi in giro. Può essere anche che si nascondino perché far ridere con un libro spesso viene considerato volgare. A me francamente la cosa interessa poco. Ho letto “Dente per dente” in una giornata ed è stata una giornata spesa con il sorriso sulle labbra.
Francesi adesso tocca a voi.
Francesco Muzzopappa
Nato a Bari ma milanese ormai da anni, è uno tra i più conosciuti e apprezzati copywriter italiani. Per la categoria in cui eccelle, le pubblicità radiofoniche, ha vinto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Le sue Fiabe brevi che finiscono malissimo, realizzate in collaborazione con SIO, sono popolarissime in rete, e non. Con Fazi Editore ha pubblicato Affari di famiglia (nel 2014) e Una posizione scomoda, il libro d’esordio uscito nel 2013 che presto diventerà un film. Entrambi i libri sono stati tradotti in Francia riscuotendo un grande successo.