Ad un certo punto c’è uno che si fa chiamare Padrepio che scarica una pornostar. Nel senso che la scarica da internet. La chiede e le appare in salotto. Belladonna, la regina del double anal, potete controllare, esiste davvero.
Se dovessi segliere un’immagine che riassuma lo spirito di “Auro Ponchielli contro la fine del mondo” utilizzerei questa in quanto piena di surrealismo e senso dell’assurdo.
La trama che pur intricata proverò a riassumere è questa. Auro Ponchielli è un’impiegato, un uomo mediocre nel fisico e nella mente. Fino a che, un bel venerdì, la sua vita (e quella della terra) viene stravolta. Auto inizia ad avere una coscienza esterna che lo guida nelle difficoltà e che ha la faccia granitica di Clint Eastwood, ma i problemi sono altri. Padrepio che giocando ad un videogioco “vince” un aggeggio a forma di pinguino che gli permette di scaricare tutto quello che vuole (vedi sopra), la fidanzata Marzia dal petto inesistente ma dai capezzoli mobili come antenne, ma soprattutto una razza aliena denominata “visitatori” o “mangiamerda a seconda di chi li chiama, dall’aspetto di anziani e dai piani poco certi.
Quella di Alessandro Pozzetti è un’eplosione di immaginazione. E’ come se aveste un pallone confinato con tutti i pensieri che vi frullano in testa e lo faceste scoppiare. Trovereste pezzi ovunque e quello è “Auro Ponchielli contro la fine del mondo”.
Un libro che è un invito a continuare a leggere, un libro che è pura fantasia e colpi di genio. Ad ogni pagina non sai mai cosa capiterà in quella seguente ed è una sensazione piacevole.
Io ve lo dico, c’è una cosa che non riesco a togliermi dalla testa. Mentre leggevo il libro di Alessandro Pozzetti mi ritornava alla memoria un altro libro che lessi parecchi anni fa: L’elenco telefonico di Atlantide di Tullio Avoledo. E per quello che mi riguarda è un accostamento di tutto rispetto.
NNeditore è partita in quarta sfornando una serie di libri davvero interessanti. Libri a volte distanti tra loro, ma tutti pubblicati con l’idea di cercare voci nuove ed interessanti o comunque, come nel caso di Pincio, di proporre qualcosa di non banale.
Alessandro Pozzetti ha lavorato come copywriter per diverse agenzie di pubblicità e di comunicazione milanesi e come autore di trasmissioni per la radio. Si è poi dedicato al teatro di narrazione, diventando autore e interprete di cinque monologhi. Auro Ponchielli contro la fine del mondo è il suo primo romanzo.