A far ridere bisogna essere bravi, a far ridere con la parola scritta bisogna essere ancora più bravi. Ci sono ritmi da rispettare, celare l’atteso anche quando sembra evidente. L’insieme degli scrittori in grado di far ridere con leggerezza è davvero ristretto, lo è ancora di più se chi lo fa non utilizza stratagemmi, battute di mezza tacca e volgarità. Adesso che ho letto “Nemmeno Houdini” di Alessio Mussinelli, adesso che l’ho bruciato in un paio di giorni con un sorriso ebete stampato sul viso posso dire di avere un libro da consigliarvi per l’estate. Sotto l’ombrellone fate spazio per “Nemmeno Houdini”.
Un paesino sul lago d’Iseo, Sarnico, fa da cornice alle avventure di una banda di personaggi che ha dell’incredibile e di cui non vi libererete facilmente. La vedova Moranti che nel cercare un domestico fa scrivere un annuncio in cui l’unico requisito é “di bell’aspetto”, il giovane e aitante Esperanto Barnelli che risponde a tale annuncio convinto di poter disporre come meglio crede della vecchietta, Metello Patelli detto Bruttezza (per ovvi motivi) il cui unico sogno è diventare suonatore d’organo in chiesa e Don Fulvio che spezza malamente questo sogno. Poi Don Gigi alias cagadiavoli, la Dama d’elefante, la Nina delle merde e altri personaggi nati dalla fervida immaginazione di Alessio Mussinelli.
Mussinelli crea una base solida all’interno della quale fa interagire tra loro i personaggi, li rende reali, pur con le loro fisime, li rende degni del nostro affetto incondizionato.
C’è la ricerca di un tesoro leggendario, l’acquisto di una macchina che ricordi il D’Annunzio, le canzoni de “I cinghiali”, un finto prete e un prete vero, un genio della musica e uno che vorrebbe tanto esserlo e c’è soprattutto una scrittura sicura, leggiadra, perfettamente adatta alla storia che sta raccontando.
L’ironia, il sarcasmo, l’umorismo vengono mescolati sapientemente e danno vita ad un libro che vi terrà tantissima compagnia, che vi chiederà di leggerlo tutto d’un fiato e vi lascerà con un piacevole retrogusto.
Non c’è pagina del libro che non vi strappi un sorriso e quando avrete finito di leggerlo vi sentirete di buon umore, ma anche un po’ tristi per aver conosciuto e perso un gruppo di soggetti niente male.
Fortunatamente, almeno per me, ho sempre la possibilità di andarmi a leggere “Nemmeno le galline”, il libro precedente che mi era sfuggito.
Tra le cose che apprezzo di Fazi c’è quella di avere un occhio di riguardo per la narrattiva italiana. E’ un editore completo. Accanto alla saggistica, ai grandi classici, alla narrativa straniera contemporanea si colloca una scelta di scrittori italiani che spesso mi sorprende. Mussinelli è l’ultimo della serie.
Alessio Mussinelli, 27 anni, è nato e vive in provincia di Bergamo, a due passi dal lago d’Iseo. Laureato in Lettere, ha conseguito il diploma di Master in scrittura presso l’Università Cattolica di Milano. Appassionato di dolci e fai-da-te, è tastierista in un gruppo di musica da ballo oltre a dedicarsi con grande trasporto alla scrittura. Nemmeno le galline è il suo primo romanzo.