Confesso di non essere tra i milioni di appassionati rimasti incollati al televisore per seguire l’arrampicata di Vincenzo Nibali in mezzo alla neve verso le Tre Cime di Lavaredo. Non ce la faccio, consumato dal dubbio di assistere a uno spettacolo taroccato e profondamente immorale. Magari Nibali non lo merita e davvero fa parte di una nuova generazione di ciclismo, più pulito e forte davanti alle tentazioni.
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