Alcune città sono come lunghissimi colpi al cuore, che tu ci arrivi e fin dal primo sguardo ti rendi conto che quella è sempre stata lì ed è sempre stata tua; che non vi eravate mai viste, ma vi eravate cercate, forse amate, in un’altra vita, con i medesimi accenti.
Quelle città forzatamente mappate, ingiustamente stereotipate chiedono giustizia dalle aiuole trasandate e dai bistrot dove le risate sanno sempre di vino e sigaretta; quelle città se ne stanno ferme sulla pista e ti guardano ammiccanti, sono belle da straziare, tristi da gioire, romantiche ma non per i baci dei fidanzati ma per l’amore che si fa nelle piazze, sotto i ponti, nonostante tutto e nonostante tutti.
Questa città è Parigi ed in particolare quella raccontata da Robert Doisneau, con i panni appesi in piazza, i tuffi nella Senna, la vita brutta e bella, nonostante tutto e nonostante tutti.