Ogni cosa presente in natura ed ogni cosa (ri)creata dall’uomo si compone di un interno ed un esterno. Dalle più elementari forme di vita alle elaborate figure antropiche, tutto appare come il frutto di un connubio tra ciò che è fuori e ciò che è dentro, ciò che è conoscibile a prima vista e ciò che, nascosto sotto la superficie, è comunemente percepito di maggior valore tra le due parti.
Su interno ed esterno un lunghissimo dibattito, sull’ essere e l’apparire infinite disquisizioni. Partendo da Platone, passando per Schopenhauer fino a giungere a Nietzche non c’è autorità che non abbia detto la sua a riguardo. Una cosa appare però chiara su tutte: le due parti sono più che complementari, necessarie l’una all’esistenza dell’altra, si configurano fulcro imprescindibile della mancanza originaria di equilibrio con cui ogni essere umano è costretto a fare i conti.
Tra i tanti che hanno riflettuto sul tema c’è anche il duo di fotografi Mierswa-Kluska i quali hanno realizzato la nuova campagna pubblicitaria della Filarmonica di Berlino con la direzione artistica di Björn Ewers ; le foto ritraggono degli strumenti musicali da una prospettiva intima, dal loro interno, là dove la musica cresce in utero per poi esplodere dirompente. Ad essere ritratte le viscere di un violino, di un violoncello, di un flauto e di un organo.