Che l’apparenza sia un ingannevole e mitologico mostro è una verità ormai rivelata, non tutti però sanno che, alcune volte, si decide di apparire così come si vorrebbe essere e che il “desiderio d’esser” altro non è che ciò che si è.
Prima di me e precisamente nel 1977 lo capì Elliot Erwitt, prima di me il ritratto d’un enorme Arnold Schwarzenegger usciva dritto dal petto di Arnold Schwarzenegger dimostrando, in una simmetria di muscoli, che l’immagine a volte è sconosciuta costruzione altrui, a volte è consapevole costruzione propria e altre volte semplicemente “è”, non appare.
Buona sabato, buon essere, buon apparire.