Ogni storia d’amore comincia con una resa ed ogni resa custodisce una vittoria: arrendersi all’insanabile bisogno di essere plurale confutando l’assioma della solitudine reale, arrendersi all’amore per sè stessi che si compiace dell’amore dell’altro; poi ancora, arrendersi di fronte ad un altro essere umano nudo, vulnerabile, carta pesta che potresti distruggere e decidi di salvare.
Ogni storia d’amore con il proprio corpo comincia con una vittoria ed ogni vittoria custodisce una resa: vincere la paura d’essere carne e pelle che può sanguinare, scendere a compromesso con un’unica forma cucita sulle fibre dell’ anima, rubarne le chiavi ed entrarsi dentro senza chiedere il permesso; se poi il corpo è corpo di donna le cose si complicano e corrono il rischio di divenire bellissime.
Elisa Michelini, vincitrice del contest fotografico di National Geographic Italia (edizione 2013), si è occupata di corpo e femminilità con il progetto Eva, Venere & Minerva per il quale ha utilizzato la tecnica di pittura su pellicola ripresa dal fotografo giapponese Nobuyoshi Araki.