Ormai non mi meraviglio di niente, figuriamoci quando leggo tendenze che potrebbero far rimanere di sasso tutti, ma non il sottoscritto, ormai abituato a scrivere di tutto. Imbattendomi per il web, ho conosciuto la parola Bagel head. Ecco, tutti si staranno chiedendo “Ma che caspita è quella parola che abbiamo appena letto?”. Semplice, dall’inglese, il sostantivo assume il significato di testa a ciambella. Si, avete capito bene: una testa a forma di ciambella o una ciambella a forma di testa (ok, evitiamo altre battute). Dal lontano 2007, adesso sono serio come quando ho sostenuto l’esame di stato, il Bagel head è una tendenza che ha avuto, e sta avendo, successo in tutto il mondo. Nata in Canada, grazie a Jerome Abramovitch, “la testa a ciambella” successivamente fu importata in Asia, precisamente in Giappone da Keroppy Maeda (non mi dite chi è). Il Bagel head è, in soldoni e senza tanti giri di parole, una sostanza modificata che viene iniettata sulla fronte delle persone che intendono “sottoporsi” a questo trattamento, con risultati uguali alla ragazza che notate nella foto. Questa sostanza viene assorbita dalla pelle che, infiammata, può essere modellata a piacere (in questo caso si forma una ciambella). Ecco la storiella del Bagel head. Io, però, le ciambelle le mangio, mica me le faccio disegnare sulla fronte.
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