I bambini si fanno le trecce, in un rituale senza tempo né memoria, i bambini s’intrecciano i capelli, nelle stanze segrete nascoste dal mondo.
In un’ora lontana ed anche in quest’ora i bambini lasciano scivolare tra le dita i capelli d’oro di un altro, sovrappongono le trame lucenti e creano un nodo, un vincolo, un legame.
I bambine che diventano grandi non smettono di fare le trecce, ma alla trame pilifere sostituiscono le corde degli animi e le arterie dei cuori; memori di non possedere abbastanza memoria, sciolgono la penelopenica tela, perchè la fine non giunga inaspettata.
Ben Hopper, fotografo artista e film-maker con base a Londra ha realizzato la serie fotografica Transfiguration per la quale ballerini ed artisti circensi si sono tramutati in sculture astratte. Le forme ritratte – intense, leggiadre e talvolta vigorose – appaiono quasi sempre intrecciate, una raffigurazione d’ancestrale memoria, che prevede l’origine di ogni cosa a partire da un incontro che diventa nodo.