La perdita di tempo è concetto ingannevole e perverso.
Prima di tutto, la possibilità di perdere tempo implica la possibilità di possederlo e questo parrebbe un imbroglio, non ho mai sentito di qualcuno che abbia potuto disporre del tempo come volesse: allungarlo, strizzarlo, piegarlo, oscurarlo, semmai è il tempo a poter fare degli uomini ciò che meglio crede.
Ci sono poi persone che spostano le lancette dell’orologio per ovviare al proprio ritardo cronico; ma cos’è questo se non accettarne il giogo e concordare un compromesso?
C’è poi Josef Koudelka, fotografo ceco nato nel 1938, che ha fatto di tutto per non scendere a compromessi e il tempo lo ha ritratto, inesorabile come la vita, inevitabile come la morte.