A casa, per strada, sotto la doccia, dove vi pare, ma ciò che andrò a scrivere tra poco è un’azione che tutti, o quasi, fanno durante la giornata. No, non si tratta di questioni meramente amorose, anche perché siamo in fascia protetta e non intendo minimamente rischiare una tiratina d’orecchie da parte di qualcuno, ma del “fischiettio” di una canzone qualunque. Un gesto ormai automatico quando ascoltiamo una “song” (usando il linguaggio dei teenager) alla radio, che ci accompagna per le ore seguenti. Una volta, c’è da ricordarlo, non esistevano le applicazioni degli smartphone che ti facevano, immediatamente, conoscere il titolo del brano in questione. C’erano i motivetti, cantati in un inglese più o meno maccheronico (quando si trattava di canzoni che non avevano a che fare con la lingua italiana) che venivano memorizzati nella mente, con la speranza di poterli riascoltare nel più breve tempo possibile. Adesso, in quest’ultimo periodo, la canzone che sta avendo successo in qualunque parte del mondo, anche quella invisibile ai nostri occhi, risponde al titolo di “Happy”.
Ma si, quella cantata da Pharrell Williams, noto artista statunitense, che ha pensato bene di “creare” una melodia fantastica per tutti i suoi fan e non solo. Già il titolo fa pensare a una cosa bella, che possa illuminare la giornata nella quale i problemi si susseguono ora dopo ora. Una sorta di “leggerezza” quotidiana che sta spopolando in tutto il pianeta, come detto pocanzi, con risultati eccezionali. “Happy” è divenuto l’inno alla felicità per tutti, dal bambino di 6 anni all’anziano di 99 che, magari, muove il suo bastone a ritmo di festa. Ma il video ufficiale, che in rete vanta più di 150 milioni di visualizzazioni, sta creando (e ha creato) effetti inimmaginabili grazie a migliaia di corti girati per le varie città del globo terrestre. In Italia, come tutti possono notare, l’hashtag usato è “#happy” seguito dal nome della città in cui viene girato il video. Il bello di tutto questo è che sono tutti protagonisti, con normali cittadini “impegnati” a ballare senza limiti anche per beneficenza. Pharrel Williams, infatti, lo scorso 20 marzo, in occasione della “Giornata mondiale della felicità”, ha pensato bene di scegliere i migliori video girati per ricordare a tutti l’importanza di sorridere anche nei momenti meno belli della vita. Inoltre ha voluto rammentare, ancora una volta, che tutti devono vivere felicemente, magari con in testa il motivetto di “Happy”. Che dire, voi non la ballate?
pharrell williams
Il nuovo disco di Pharrell Williams è un grande disco. Senza troppi giri di parole. Io l’ho ascoltato in anteprima – uscirà il 4 marzo -, contiene dieci pezzi, solo dieci, perché Pharrell odia annoiare la gente che lo ascolta. Si intitola Girl; «la mia lode alle donne, centro dell’universo» ha detto.
Dentro ci sono alcune collaborazioni con gli artisti che più stima e con cui ha spesso collaborato. Quattro, per la precisione: Justin Timberlake, Alicia Keys, Miley Circus e non potevano mancare i Daft Punk, con cui ha trionfato agli ultimi Grammy Awards.
Happy. Il primo singolo del disco è stato Happy, colonna sonora anche di Cattivissimo Me 2. Il videoclip – giusto perché a Pharrell piace fare le cose in piccolo – dura 24 ore, ed è il videoclip più lungo della storia musicale. Esiste anche una versione short, che si può trovare su Youtube.
Pharrell sta vivendo il suo momento migliore. Vent’anni di carriera ad alto livello, lavorando fianco a fianco con i migliori al mondo, lo hanno portato oggi ad avere una cultura musicale eccelsa, che svaria dal classico beat ai più eleganti violini come lo dimostra l’intro con cui apre il disco. Girl è la prova che si può fare un grande album senza strafare e senza snaturarsi, lavorando – come lui ama fare – con le tantissime contaminazioni musicali.
Da produttore a cantante, come un equilibrista che ama stare sul filo, Pharrell dà sempre l’impressione di essere un ragazzino che ama giocare col suo giocattolo preferito: la musica. Non è mai stato uno impegnato, Pharrell, lui vuole esprimere gioia, vuole che chi ascolta la sua musica sia felice, senza prendersi troppo sul serio. E Girl ci riesce perfettamente, essendo un disco che sin da subito salta addosso a chi lo ascolta.