Ovunque compaiono liste di libri da portare sotto l’ombrellone. A fine conteggio siamo arrivati a settecentocinquantatre volumi. Per quanto mi incuriosisca leggere queste liste sono giunta alla conclusione che la maggior parte di quelli che frequentano questo blog alla fine scelgono in base ai gusti personali. Siccome però ci sono liste ovunque ne ho voluto scrivere una anche io.
Un decalogo su come deve comportarsi uno scrittore esordiente alle prese con Facebook (ma il decalogo funziona per qualsiasi social network).
- Tieniti in buoni rapporti con i blogger e gli youtuber che parlano di libri. Anche se tu sei superiore e di quello che pensano e scrivono non te ne frega niente. Se possibile fatti amici anche quelli che su Amazon, Goodreads e Anobii mettono commenti anonimi;
- Fatti amici i critici, sia quelli sulla carta stampata sia quelli che scrivono su magazine online. Quelli che lavorano in TV sono pochi, farai presto. Tu sai perfettamente che quello che diranno sul tuo futuro libro non farà che confermare che sono una banda di incompetenti, ma il pubblico ne è all’oscuro;
- Mantieni rapporti cordiali con tutte le case editrici. Anche quelle che pubblicano solo saggi in turkmeno sulla storia dei pastafariani. Non si sa mai che un giorno non decidano di aprire una collana di letteratura italiana contemporanea;
- Attacca in tutte le sedi l’editoria a pagamento. A meno che non ti facciano una buona offerta sul costo per copia;
- Ricorda a tutti quelli che sono nei paraggi che l’autopubblicazione è solo un modo per gonfiare il proprio ego e che tu non lo faresti mai (anche perché non hai capito come funziona la storia del caricamento del file);
- Circondati di scrittori. Non importa che abbiano pubblicato uno o cinque libri. L’importante è che tu sia sempre accanto a uno che ha pubblicato. La gente inizierà a considerarti uno scrittore per contagio;
- Se decidi di scrivere recensioni non stroncare mai nessuno. Gli scrittori stroncati diventano nemici, anche se la critica dovesse essere puntuale e circostanziata e non un semplice e fantozziano “È una cagata pazzesca!”. Corollario: stronca solo gli scrittori morti, meglio se pubblicati da case editrici fallite così fai capire a tutti che non hai peli sulla lingua. Non stroncare gli stranieri, il tuo libro potrebbe avere successo davvero e una buona stampa estera aiuta;
- Individua un mentore, segui qualsiasi cosa dica online, metti tutti i like e i cuoricini che hai in canna. Se serve difendilo dai malvagi attacchi degli utenti invidiosi. Idolatralo. Se non riesce a farti pubblicare cambia mentore;
- Lì fuori ci sono un sacco di bravi grafici. Anche se devi ancora finire il primo capitolo inizia a farteli amici così quando tra qualche anno avrai finito il libro saprai da chi andare a chiedere una copertina gratis (per il tuo libro autopubblicato. Nel frattempo ti sei fatto aiutare con tutte quelle diavolerie tecnologiche);
- È appropriato iniziare almeno due o tre anni prima della possibile uscita del tuo capolavoro a diventare amico dei librai indipendenti. Sono loro che decidono quale libro spingere e quale no. Inoltre, avrai dei posti accoglienti dove poter fare le presentazioni del tuo volume e anche se alla fine sarete in tre in sala il vino sarà buono.
E ricorda: il male è la gente che non legge perché chi legge è molto più intelligente, più bello, più affascinante. Tu ad esempio, se avessi tempo leggeresti tantissimo.
P.S. No, non avevo in mente nessuno in particolare quando ho scritto questa lista. Ho sommato alcuni dei comportamenti che mi è sembrato di cogliere negli anni.