Le categorie della politica sono cambiate. Siamo abituati a ragionare tra centro,destra,sinistra, i solidi e soliti rifugi sotto i quali trovare ristoro. La crisi economica ha contribuito a rovesciare tutto. Le mosse della Unione Europea hanno contribuito a creare nei diversi Paesi reazioni contrastanti: la linea del rigore, dell’austerità, delle riforme strutturali viene contrastata dai fautori della flessibilità, dell’abbandono di norme rigide e strette. Ed è qui che si gioca la politica. Blindare i bilanci o essere più malleabili? Guardare ai conti o alle necessità delle persone? Ed è questione di priorità, perché senza cambiamento non ci può essere soddisfazione per i cittadini. L’Europa è pace e benessere: la prima viene data, per fortuna, scontata, la seconda no, e non c’è.
E’ in questa prospettiva che si spiega il fenomeno Tsipras. In Spagna c’è il movimento Podemos. Sono tutti caratterizzati dalla volontà di rivoluzionare la politica locale ed europea: basta sacrifici per la gente comune, basta diktat, via libera a riforme strutturali. Tsipras è di sinistra, ma si è alleato con un partito di destra, anti immigrati, per formare il nuovo governo. L’emergenza spinge ad abbandonare gli ideali, le categorie passate. Il mondo è cambiato, la politica lo sta facendo.
E’ in questa prospettiva che si spiega il fenomeno Tsipras. In Spagna c’è il movimento Podemos. Sono tutti caratterizzati dalla volontà di rivoluzionare la politica locale ed europea: basta sacrifici per la gente comune, basta diktat, via libera a riforme strutturali. Tsipras è di sinistra, ma si è alleato con un partito di destra, anti immigrati, per formare il nuovo governo. L’emergenza spinge ad abbandonare gli ideali, le categorie passate. Il mondo è cambiato, la politica lo sta facendo.