Holden & Company
di Luca Pantarotto
In un libro ci si può imbattere in due tipi di musica: una, esplicita, citata per evocare un ricordo o un avvenimento, ascoltata da uno dei personaggi intenzionalmente o per caso; e un’altra, sotterranea, nascosta, che emerge evocata dalle vicende, dalle atmosfere, dagli ambienti o dalla scrittura stessa. Ed è proprio da queste colonne sonore, normalmente silenziose e nascoste tra le pagine di un libro, che nasce Songbook,
a cura di Danilo Di Termini
Holden & Company di Luca Pantarotto
Salinger è morto. Viva Salinger
“Dopo aver sparato a John Lennon fuori dal Dakota Building di New York l’8 dicembre 1980, si siede sul marciapiede a leggere proprio Catcher in the Rye”. E prima si era fatto autografare questo disco uscito il 17 novembre di quell’anno.
John Lennon – (Just Like) Starting Over – 1980
Michael Chabon, un briccone vestito di lustrini
Per questo autore c’era solo l’imbarazzo della scelta: ho molto amato Telegraph Avenue, la storia di due proprietari di un negozio di dischi. Questo è il primo disco che viene citato nel romanzo.
Donald Byrd – The Dude – 1972
Da dove comincio / David Foster Wallace
Colin Meloy, il cantante del gruppo, ha scritto “Calamity Song” poco dopo aver finito Infinite Jest, e ha dichiarato: “Il libro non ha ispirato tanto la canzone in sé, ma l’umorismo irriverente e brillante di Wallace si è fatto strada nella cosa … Posso solo sperare che DFW ne sarebbe orgoglioso.”
The Decemberists – Calamity Song – 2011
Da dove comincio / Joe R. Lansdale
Leonard Pine, uno dei due investigatori di Lansdale, omosessuale e di colore, ascolta solo country. Questo è un brano dalla colonna sonora della serie TV.
Joe Ely – Treat Me Like a Saturday Night – 1993
Perché abbiamo smesso di leggere Paul Bowles (e perché dovremmo ricominciare)
“Chi lo conosce difficilmente lo avrà letto: magari saprà del suo romanzo più celebre (il tè nel deserto, 1949), ma più che altro indirettamente, per il tramite del film che Bernardo Bertolucci ne trasse nel 1990”. E di cui Ryuichi Sakamoto scrisse la colonna sonora.
Ryuichi Sakamoto – The Sheltering Sky -1990