Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Non fidarti, non temere, non pregare – Ben Stewart

Non fidarti, non temere, non pregare – Ben Stewart

by Gianluigi Bodi
Ben Stewart

Non credo di aver mai fatto mistero che i libri che si mettono a raccontare una storia vera non mi sono mai piaciuti molto. Diciamo che non nutro interesse a sufficienza per avvicinarmi a questo tipo di letture. Eppure stavolta mi sono fatto tentare e, siccome qui parlo solo di libri che mi sono piaciuti, avrete già capito che la lettura è stata piacevole.

La storia è quella del gruppo denominato Arctic30, un manipolo di attivisti di Greeenpeace che ha progettato “l’invasione” ad una piattaforma petrolifera sull’articolo allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. In pratica con l’effetto serra i ghiacci si stanno ritirando e ci sono nuove acque utili allo sfruttamento petrolifero. In quest’ottica è chiaro che nessuno ha interesse a diminuire l’inquinamento, ridurre l’effetto serra e ristabilire un certo equilibrio. Perché è un serpente che si morde la coda, più caldo, meno ghiaccio, meno ghiaccio, più acque da setacciare alla ricerca di petrolio, più petrolio, più caldo e via così.

Gli Arctic30 hanno un piano ben preciso, hanno preparato l’azione per mesi, si sono allenati a puntino. Sono uomini e donne di varie nazionalità accomunati dalla forte passione per l’ecologia. L’azione di disturbo inizia, sembra che tutto vada secondo i piani, purtroppo non hanno fatto i conti con Putin e il suo esercito. Arctic3o viene interrotto, arrivano le truppe speciali e i nostri 30 ragazzi finiscono nel duro carcere Russo. Da qui in poi vi lascio immaginare cosa diavolo possano aver passato …

Ben Stewart racconta questa storia in maniera avvincente. L’impressione di leggere una storia vera a volte si scontra con quella di avere tra le mani un libro di finzione. Un avventura alla Ludlum. Ci sono alcuni momenti in cui non si riesce a credere che una persona guardata a vista da un agente delle truppe speciali riesca a trovare il sangue freddo per tagliare la suola delle scarpe e infilarci una scheda di memoria con le foto dell’arrembaggio russo.
Il libro scorre veloce, lo si legge con la facilità di un romanzo d’azione e rimane dentro per parecchio tempo perché le descrizioni che Stewart riporta dell’ambiente carcerario e dell’agonia provata dai trenta attivisti è qualcosa che rimane addosso. C’è dell’assurdo che non riesci a toglierti dalla mente.

Probabilmente questo libro è un caso disperato, uno di quei titoli di nicchia per pochi. Probabilmente interesserà a quelli che di Greenpeace hanno già un’opinione positiva, ma io credo che qualsiasi sia la vostra opinone nei confrontri di questi 30 attivisti e del loro modus operandi, dovrete fare i conti con il fatto che anche voi un giorno potreste dover difendere un ideale.

E/O mi piace perché il suo catalogo asseconda i miei stati d’animo. Qualsiasi sia il mio momento attuale so che li dentro c’è qualcosa che fa al caso mio. E’ una verità che vieni a conoscere quando inizi ad avere un rapporto approfondito con la produzione di una casa editrice.

Ben Stewart è stato giornalista dell’anno del Guardian e vive a Londra. È un attivista per la protezione dell’ambiente ed è stato protagonista di clamorose azioni di protesta e sensibilizzazione organizzate da Greenpeace.

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