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María Ospina Pizano – Gli azzardi del corpo.

by Gianluigi Bodi
María Ospina Pizano

Il territorio di caccia preferito da Edicola Edizioni è, solitamente, il Cile. Dal Cile, qualche tempo fa, hanno portato Nona Fernandez, una scrittrice che qui da noi ha incontrato una grande fortuna e un ottimo apprezzamento di critica e pubblico. Arrivare per primi a uno scrittore, a una scrittrice, di valore non è solo un colpo di fortuna, ci vuole, tra tutte le doti, anche competenza nel capire ciò che si ha davanti.

Ora, il territori di Edicola si sposta fino alla Colombia. Da Bogotà arrivano i racconti di María Ospina Pizano, racconti inclusi nella raccolta “Azares del cuerpo” uscita nel 2017 e qui pubblicata con il titolo di “Gli azzardi del corpo” con la traduzione di Amaranta Sbardella.

Sei racconti che hanno un filo conduttore tutto al femminile, un paio di loro sono addirittura collegati e mostrano due facce di una stessa medaglia. Sto parlando del primo fantastico “Policarpa” in cui l’autrice racconta la storia di una combattente che scende dalle montagne per rinunciare alla lotta e affronta un lotta ancora più complessa per reintegrarsi. Il racconto successivo intitolato “Occasione” racconta uno spaccato di vita di una delle sorelle della guerrigliera Marcela, la vita di Zenaida, babysitter in una casa di benestanti che non sa se ciò che le è successo sarà una fonte di gioia o il più grande sbaglio della sua vita.

Salvezza di signorine” è, come lascia intendere il titolo, un racconto in cui il tema principale è quello della salvezza, non solo visto dalla parte di una possibile vittima, ma soprattutto come spinta vitale da parte del salvatore. Il racconto sembra interrogarsi su quanta parte del salvataggio che cerchiamo di attuare verso persone che crediamo in pericolo o in difficoltà dipenda da una necessità profondamente radicata in noi di cercare uno scopo: salvare per essere salvati da noi stessi.

Fauna di ere” racconta una lotta contro insetti infestanti. Quello degli insetti è un tema ricorrente nella letteratura latino americana. Guadalupe Nettel ha scritto un racconto su un’invasione di scarafaggi che finisce in maniera imprevista, ma potrei citare anche la fine di “Cent anni di solitudine” tanto per rimanere in area colombiana.

Collateral beauty” è un racconto di rara malinconia a dolcezza che ruota attorno ad un’eredità, un’eredità fatta di bambole e pezzi sfuse delle stesse che un nonna lascia alla nipote, ma soprattutto è un racconto sulla solitudine e le sue molteplici forme.

Per finire “Gli azzardi del corpo“, il racconto che dà il titolo alla raccolta e che la conclude degnamente. Farete la conoscenza di Mirla e della sua passione per le forbicine.

Sono racconti che, come dicevo, si legano l’uno all’altro e che offrono uno sguardo acuto e preciso sull’universo femminile. Racconti che si costruiscono con una scrittura malinconica e a tratti dolcissima, che offrono personaggi femminili segnati dalla vita e dalla violenza che però sembrano non arrendersi mai, nemmeno di fronte all’evidenza. Sono racconti che lasciano finali aperti verso i migliori o i peggiori auspici e che, proprio per questo, risuonano nell’aria per lungo tempo.

Per chi ama i racconti. Per chi ama la letteratura latino americana. Per chi ama la buona letteratura. Per chi vuole conoscere una nuova autrice. Per chi ha bisogno della nostalgia per sentirsi vivo.

María Ospina Pizano è nata a Bogotá nel 1977. Insegna cinema e letteratura latinoamericana negli Stati Uniti. Si è occupata di critica culturale, approfondendo i temi della memoria, del territorio e della violenza. Gli azzardi del corpo, pubblicato in Colombia, Cile e negli Stati Uniti, è la sua prima raccolta di racconti.

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