Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. La virtù breve – Stefano Savastano

La virtù breve – Stefano Savastano

by Claudio Della Pietà

 “La virtù breve”

“All’età di trentasette anni i giochi sono fatti e nulla puo’ essere cambiato, però lui vuole andare avanti e capire perché è giunto a questo punto.”

Un commento che spesso viene formulato da chi ha letto un libro, e ne è rimasto contento, piacevolmente sorpreso o addirittura folgorato, è il seguente: “L’ho appena chiuso, finito, e ne sento già la mancanza”.
Tutto questo succede, è successo anche a me qualche volta. Può capitare invece che arrivi alla fine col fiatone, a causa della fatica di percorrere un irto sentiero. Oppure può capitare che semplicemente, chiuso il volume, ti appoggi stanco e contento sul divano, e un minuto dopo una scossa di terremoto fa dondolare davanti a te la libreria, riportandoti immediatamente alla realtà. A me è successo anche questo, subito dopo aver finito uno dei miei libri preferiti: Il Don Chisciotte.
Cosa è accaduto invece con “La virtù breve”, scritto da Stefano Savastano e pubblicato da Edizioni della Sera ? Ho dovuto farmi una buona camomilla, o una tisana, non ricordo cosa ho messo nell’acqua calda, ma fatto sta che ho dovuto cercare di calmarmi, di riprendere contatto con me stesso, perché mi ero infilato troppo all’interno della storia. Quindi, uno a zero per scrittore ed editore, perché hanno stabilito una intensa relazione tra storia, personaggi, luoghi, situazioni e lettore.
L’avvocato Venezuela mi ha irritato molto, lungo tutto il romanzo e per vari motivi, chissà, magari perché qualche volta parlando di sé parlava anche di me, molto probabile. Ma, dati personali a parte, il personaggio che Stefano presenta a noi lettori è, da un certo punto di vista molto forte, molto invadente, sembra sicuro di sé, sembra avere idee molto chiare, sembra invincibile, sembra immortale, lui non perde mai.
Vive in un posto fantastico. Vive a Stresa nota località Vip sul Lago Maggiore, un luogo di incantevoli paesaggi naturali, buon cibo e abbondanza di relazioni, locali e turistiche. Venezuela conosce tutti, parla con tanti, preferisce le donne, tante, belle, diverse.
Noi lettori conosciamo l’avvocato a Madrid, seduto al tavolo di un ristorante, con Katia, una fra le tante. Sarà la donna giusta ? Non fatevi questa stupida domanda, il giudice non ne terrà conto, nonostante le obiezioni dell’avvocato.
Prima di iniziare questo libro, mettetevi seriamente a dieta, perché starete molto al ristorante, parlerete molto con Venezuela, ma soprattutto ascolterete un sacco di sue storie che racconterà con evidente trasporto.
Katia, dopo non molto tempo, si rende conto della difficoltà di “stare dietro ad una persona del genere”, a causa principalmente del suo “agire sconnesso”, e lei non è proprio una delle tante. Lei, anzi, ha capito chi e che cosa, cerca l’avvocato Venezuela a Madrid. Ma ? Ma, due a zero per la coppia autore/editore, nei miei confronti. La sorpresa finale vale la lettura (lettura che però mi concede il gol della bandiera, non rivelandosi spesso così fluida).
Leggete “La virtù breve”, abbiamo molto da imparare da noi stessi, così come farà l’avvocato Venezuela, con l’aiuto delle donne, una in particolare, donne che però lui ha sempre usato.
“La vita soltanto ha il potere di metterti di fronte ad una sfida nuova. La vita ti trasforma, sei tu a capire questa su forza ogni tanto, e sei tu quindi, proprio in quel momento, ad avere il potere di cavalcare il tuo futuro e di vedere con assoluta limpidezza che non c’è ragione alcuna di preoccuparsi.”

Claudio Della Pietà

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