Non voglio fare la parte dell’esperto di micro narrazioni perché non lo sono. Alcuni dei titoli che sono usciti negli ultimi anni e che pur conosco non li ho letti, tra tutti “Microfictions” di Jauffret. Altri invece li ho letti e apprezzati, anche qui, tra tutti “Le galline pensierose” di Malerba. Tutto questo per dire che come lettore, rispetto al libro di Jacopo Masini, mi trovo nel mezzo, da una parte l’esperto di micro narrazioni e dall’altra quello che non le vuole nemmeno vedere. Le cerco di rado, ma quando le trovo mi lascio trasportare quasi con furia.
“Polpette” di Jacopo Masini, edito da Del Vecchio Editore (una precedente versione di questo libro, mi pare di capire più corta, era uscita qualche anno fa per Epika) è un ottimo punto di partenza per chi volesse avvicinarsi alla narrativa brevissima.
Ogni storia è composta di poche righe, raramente superano la dozzina, alcune ne hanno anche solo un paio, ma come succede molto spesso, quando questo genere di narrativa funziona, bastano poche parole per creare un mondo.
Ecco che quindi ci troviamo davanti a orchi e streghe, a cacciatori che sparano alle parole, a uomini che ridefiniscono il linguaggio, a persone che si staccano arti; eccoci dunque davanti alla commedia, alla tragedia, al dramma e all’horror; ecco dunque spinti sempre un po’ di più verso l’irrealtà e la manipolazione dello spazio e del tempo. Perché il bello di “Polpette” che che contiene, ben compresso, un sacco di materiale che attende solo una scintilla per esplodere. Un Big Bang narrativo.
Devo essere sincero, nonostante il titolo della raccolta sia molto bello e rispecchi pienamente la natura del libro, a me piace pensare a questi brevi componimenti di Jacopo Masini come a dei veri e propri semi dai quali possono nascere altre storie e suggestioni. Sono stimoli preziosi per chi scrive perché danno la possibilità di rimuginare sulle immagini che Masini crea in poche righe.
C’è un altro aspetto che mi è piaciuto. Non so bene per quale motivo, ma mi sono immaginato che i personaggi di queste brevi storie fossero abitati di un unico paese di campagna, che il paese fosse circondato da terra e nebbia e che al di là della nebbia ci fossero orchi e pericolose streghe e in qualche modo, immaginare un simile panorama, ha portato queste storie ancora più vicine a me di quanto già non fossero.
Le illustrazioni sono di Rossana Capasso.
Come di consueto, quando mi occupo di libri editi da Del Vecchio, mi piace porre l’accento sulla copertina made in IFIX di Maurizio Ceccato.
Jacopo Masini è nato a Parma nel 1974, è redattore e responsabile della comunicazione di SaldaPress. Ha collaborato a lungo con la scuola Holden di Torino e da oltre dieci anni tiene corsi di scrittura creativa. È autore di romanzi, racconti, testi teatrali pubblicati in antologie da Transeuropa, Feltrinelli, Fandango, Epika Edizioni.