Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Gli autori raccontano “Teorie e tecniche di INdipendenza” parte terza.

Gli autori raccontano “Teorie e tecniche di INdipendenza” parte terza.

by senzaudio

Ecco la terza ondata di autori che ci raccontano come è nato il loro racconto inserito nella raccolta “Teorie e tecniche di INdipendenza”. Buona lettura.

Alessandro Cinquegrani

Come vede una persona affetta da qualsiasi dipendenza – la droga, l’alcol, il gioco, l’amore, la solitudine – l’uscita dal tunnel? Come un luogo bellissimo e soffocante nel quale non potrebbe vivere. Piccolo e la Bellezza è una storia epica, inconsueta per me, che scende nelle viscere dell’uomo e incontra putredini e linfe, saprofiti e uccelli notturni.

Nicola Manuppelli

“La scelta” è un racconto molto vecchio, avrà una decina d’anni o giù di lì (forse è meglio non fare il calcolo) e come tutte le cose messe su foglio, col passare del tempo ti accorgi che la pagina scritta è come una carta moschicida e ci si appiccicano le cose. E queste cose sono i ricordi.

Beh, avevo un canarino all’epoca. Un canarino del Mozambico, giallo e verde (la schiena verde, il petto giallo). si chiamava Woodstock ed è stato con me per circa quindici anni. Quando scrissi di “La scelta”, Woody era ancora parecchio giovane e cantava parecchio. A squarciagola. E sempre, sempre a un orario improbabile del mattino.
Qualcuno, un giorno, mi disse che i canarini si svegliano e cantano quello che hanno sognato nella notte. Ecco quello che faceva Woodstock. raccontava i suoi sogni.
Quella frase è rimasta qui, in questo racconto, attaccata alla carta moschicida delle parole. E così anche Woodstock, con il suo piccolo, minuscolo spazio di celebrità è riemerso, quando ho ripreso in mano questa storia.
E lo so, forse è una storia stupida da raccontare. Ci sono cose più enormi da raccontare di un canarino, come il cielo, le stelle, la vita, la morte.
Ma dei due protagonisti che ispirarono quel racconto, oggi non mi ricordo più. Di come fossero prima di compiere “la scelta” non mi ricordo. Ricordo che ascoltavano una canzone, sì. Ma, anche in questo caso, quale canzone non lo ricordo.
E uno di loro forse ero io. Ma, anche in questo caso, non ricordo più.
Massimo Roscia
Urgenza narrativa? Celebrazione del sé? Dono altruistico? Ozio affaccendato? Emanazione plotiniana? Autocontemplazione letteraria? Niente di tutto ciò. Ho scritto “Il Grandissimo Fetsival di Independence” solo dopo aver ricevuto una telefonata da parte di Gianluigi Bodi che, con voce arrochita e marcato accento balcanico, mi ha minacciato con un più che esplicito: «Tu scrive racconto se no io spacco bottillia e ammazzo famillia». Questo è quanto.
Gianni Agostinelli
È nato dalla voglia di raccontare un momento particolare nella vita di una coppia. Quando tutto si ribalta, le certezze svaniscono. E si rischia di precipitare, perché non si è pronti a vivere diversamente da come ci si era abituati a fare. O perché, poi, non si hanno le capacità per cambiare. E spesso rimane soltanto la paura, la rabbia e la frustrazione.
Eva Clesis
Già dal titolo, A true story si presenta per quello che è: pura finzione, ma con
un giusto interrogativo. Possiamo dimostrare di esistere?
I due personaggi, fuggiti via da una storia, capiscono che non si può dimostrare
l’esistenza di niente, neanche la loro, ma che si può essere qualcosa per qualcuno.
Un amore, per esempio.
Mari Accardi
Nel mio racconto c’è una ragazzina che si prepara a quella che secondo lei è la vita adulta. Per orientarsi chiede consigli alla dirimpettaia, talmente vicina da poterle quasi stringere la mano. Tutto è partito da un divano abbandonato al centro di una piazza con attorno palazzi vuoti che sognavo di occupare.
Ambra Porcedda
Sono dovuta andare lontano per imparare a vedere le cose che ho sempre avuto vicino. È una storia di famiglia, dentro quella che è stata la nostra antica casa. È una storia passata da tanto, per cui forse alcuni dettagli sono fuori fuoco. È una storia della mia terra, che ho potuta raccontare solo quando non è più stata la mia

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