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E’ finita la dinastia degli sms

by senzaudio

Negli anni ’90 quando il primo cellulare Motorola è stato mostrando al mondo, nessuno poteva immaginare l’importanza di quel giorno. Ne è passato di tempo, con una sorta di “cavalcata” della tecnologia che, senza se e senza ma, ha caratterizzato positivamente la nostra vita. Una volta non esistevano i cellulari, per avvisare qualcuno era obbligatorio munirsi di gettone e scappare nella vicina cabina telefonica e parlare velocemente (il credito non era illimitato). Successivamente, con l’avvento del cellulare, sono nati gli sms, i messaggi di testo che, dai primi anni 2000 erano divenuti di fondamentale importanza. Come non dimenticare i 160 caratteri per un messaggio, spesso accompagnato dallo squillo che, effettivamente, serviva per avere la conferma dell’invio.

Traditional Telephone Box Use Has Halved in Three Years

Erano altri tempi, nei quali tutti erano più spensierati, non c’erano i social network, le chat di messaggistica istantanea e altro. Adesso, invece, le vecchie chiamate, ma soprattutto gli sms stanno conoscendo un rilevante calo. Nonostante le molte offerte delle varie compagnie telefoniche, i ragazzi, ma anche adulti e anziani, preferiscono la velocità di una chat virtuale per comunicare con la moglie, amico, amica che sia. Pensate, nel periodo natalizio, di solito “esplosivo” per i normali messaggi di testo, c’è stata una riduzione del 4%, con molti auguri inviati tramite Whatsapp, Facebook, Skype e altre chat. Un dato inconfutabile, che non lascia molti dubbi. L’sms in sé è morto, e con lui sono andati via gli anni più belli della nostra giovinezza.

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