Con il secondo numero della collana Filigrana si inaugura anche un rapporto che Minimum Fax coltiverà sempre e che arriva anche ai giorni nostri: quello con le metodologie di scrittura e il rapporto tra scrittori e scrittura.
Il sottolio di questo volume è appunto “i metodi degli scrittori” e raccoglie le testimonianze di alcuni autori e alcune autrice sul mestiere di scrivere, sulla ritualità, sul perdere tempo e su molti altri aspetti. Questi aspetti vengono indicati direttamente sulla copertina del volume che, assomiglia al primo numero della collana Filigrana.
I due volumi fatti sono stati stampati a maggio del 1994 e anche sulla banda dati SBN non è ben chiaro quale dei due venga considerato il primo della serie. Quasi come se il libro di Amendola e quello di Piccolo fossero stati un parto gemellare.
I tratti caratteristici della copertina sono ancora quelli dei “Quaderni di Minimum Fax”, per cui troviamo il nome dell’autore in rosso e in verticale, mentre titolo (in nero) e sottotitolo (in rosso) sono in verticale. Sulla parte destra, in orizzontale, un elenco degli aspetti che verranno trattati nel libro di Piccolo. C’è da dire che questo volume di Francesco Piccolo è di sicuro una delle uscite di maggior successo di Minimum Fax, già l’edizione di cui parlo oggi ha avuto una ristampa nel febbraio del 1996, ma poi il volume si è riproposto anche in altre vesti e continua a vendere.
L’unica differenza degna di nota nella copia che ho io è che in questo volume mancano i risvolti di copertina.