Ancora una volta è la poesia a comandare. Il sottotitolo della prima uscita nella collana Filigrana è infatti “i poeti svelano la loro scrittura”. Al prezzo di 13.000 lire, nel maggio del 1994 viene stampato dalla Tipo-Lito Aurelia 72 di Roma il primo volume della collana Filigrana. Questa collana evolverà gradualmente, fino a presentare il colore in copertina, ma per i primi 8 numeri il bianco sarà il colore dominante.
Si tratta ancora del formato che abbiamo visto anche in Shamrock, i due libri sono molto simili. Come detto lo sfondo è bianco, il titolo e il sottotitolo sono scritti in verticale, mentre in orizzontale c’è il nome del curatore del libro e quello dei poeti trattati: Attilio Bertolucci, Yves Bonnefoy, Josif Brodskij, Ignazio Buttita, Giorgio Caproni, Lawrence Ferlinghetti, Mario Luzi, Amelia Rosselli, Maria Luisa Spaziani, Andrea Zanzotto.
In basso a destra la familiare Q e la dicitura “I quaderni di minimum fax”. In questa fase infatti il logo storico non è ancora stato ideato e questi primi libri nascono come estensione dell’originale fax che veniva mandato a tutti gli abbonati che avevano sottoscritto il servizio. In basso a sinistra un altro logo, un penna con un calamaio che vedremo ancora in questa collana. La copertina è dunque tutta in bianco e nero se si esclude il verde chiaro utilizzato per il nome del curatore e per il sottotitolo.
La copertina è stata ideata da Patrizio Marini.
All’interno del volume ci sono anche alcune foto che ritraggono i poeti e le poetesse, ma nel risvolto di copertina è indicato che solo alcune sono ad opera di Roberto Cavallini: Bertolucci, Luzi, Rosselli e Spaziani. Delle altre foto non c’è indicazione.
Ogni intervista è corredata, oltre che dalla foto dell’intervistato, anche da una breve biografia di poche righe.
