Fantascienza, ma non troppo

by senzaudio

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Vi piacerebbe fare un giro sull’Enterprise? E magari usare il ponte ologrammi o viaggiare su altri pianeti? Ebbene, forse non siamo tanto lontani da tutto questo, infatti già alcune tecnologie sono disponibili e altre sono molto vicine alla realizzazione. Ad esempio, per costruire un’astronave esistono già materiali plastici e metallici che, con le nuove tecnologie, vengono continuamente migliorati e sono già testati da anni per le missioni spaziali. Per quanto riguarda l’apparato informatico ed elettronico, se si pensa che nelle prime missioni spaziali gli astronauti erano forniti di moduli pre-stampati e di una matita per calcolare a mente le traiettorie ed i vettori del viaggio, siamo veramente ad anni luce da quei tempi. Considerando poi il supercomputer della IBM e i computer quantistici della d-Wave, in grado di compiere le simulazioni dei fluidi in tempo reale ( per chi non è del mestiere, è una cosa molto complessa), possiamo dire che le ultime generazioni di calcolatori elettronici sono molto vicine a quelli usati sulle navi spaziali delle serie sci-fi. Per viaggiare nello spazio però sono necessarie tre cose principali: una fonte di energia costante e potente, un motore adatto e la possibilità di ricreare la gravità all’interno dell’astronave. Nella serie Star Trek, che presenta forse la più precisa descrizione tecnica di tutte le tecnologie presenti, per ovviare a questi problemi, si usa un motore Warp, alimentato da un reattore a fusione nucleare. Per quanto riguarda la produzione di energia quindi siamo già a buon punto, infatti, come ho già scritto in un altro articolo, la reazione di fusione nucleare ha già passato la fase di sperimentazione iniziale e si lavora alla creazione di un reattore proprio in questi anni. Per quanto riguarda il motore, forse il più fantascientifico dei componenti citati fino ad ora, esistono diversi centri di ricerca che non solo non rifiutano l’idea, ma stanno seriamente sperimentando la possibilità di creare un vero motore Warp. Una di queste ricerche si sta svolgendo proprio alla NASA dove un programma di ricerca (seppur marginale) guidato da un piccolo team di fisici, sta cercando di creare uno di questi dispositivi. Il motore Warp è fondamentalmente un congegno che (in teoria) crea una bolla attorno ad un’astronave in cui lo spazio tempo viene modificato e di conseguenza anche la gravità si distorce. In questo modo si ottengono due risultati: la possibilità di viaggiare più veloci della luce (senza esplodere) e la gravità artificiale sulla nave. Per quanto riguarda l’altro grande protagonista dell’enterprise, il teletrasporto, la capacità di trasformare in modo controllato energia in materia e viceversa è una tecnologia che richiederà anni per essere sviluppata ma già diversi esperimenti (anche se solo con elettroni) sono stati fatti con successo. Quando si parte, quindi? Be, se non volete aspettare che tutte queste tecnologie diventino realtà, allora ci sono diversi pazzi che stanno progettando di andare su Marte con quello di cui oggi disponiamo, quindi mettetevi in fila che si parte!

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