Nonostante la giovane età di TerraRossa edizioni deve essere già chiara una cosa. Pubblicano pochissimi libri all’anno, con enormi sacrifici, sacrifici comuni a quasi tutte le piccole case editrici che ruotano attorno a due o tre persone, sacrifici che hanno un peso. Pubblicano pochi libri e li selezionano talmente tanto accuratamente che mi verrebbe da dire, così su due piedi, comprateli a leggeteli tutti perché non ve ne pentirete. Comprateli soprattutto ora che tutto sembra andare a rotoli.
“L’imitazion del vero” di Ezio Sinigaglia rientra nel ristretto gruppo delle pubblicazioni targate TerraRossa e devo dire, ma non credo ci fossero dubbi con Sinigaglia, che si tratta di un libro davvero fuori dal comune.
La trama, raccontata in poche parole, segue la vita di Mastro Landone, un falegname dall’inventiva quasi divina, capace di costruire macchinari ingegnosi e innovativi, macchine ammirate da tutti. Mastro Landone è un uomo ricercato per le sue doti d’artigiano. Ma ammirato è, dalle donne, anche Mastro Landone, uomo di bell’aspetto e corporatura robusta, lui però non sembra essere toccato dai numerosi sguardi che gli piovono addosso. In paese si mormora che la sua dedizione al lavoro sia talmente tanta che non abbia tempo per levare gli occhi da terra e incrociare la sguardo con le giovani donzelle che lo corteggiano a distanza.
Purtroppo, entro i confini del principato di Lopezia arriva la morte e si porta via il fidato assistente di Mastro Landone il quale si trova spiazzato. Per sua fortuna, un collega ammiratore, gli invia un nuovo assistete, un giovane ragazzo chiamato Nerino. Un ragazzo promettente e dalle qualità lavorative indubbie. A Mastro Landone però pare non interessare l’aspetto lavorativo, quello che lo colpisce in Nerino è altro. L’incontro dà luogo ad una serie di peripezie davvero gustose. Mastro Landone metterà il proprio ingegno e la propria furbizia al servizio della lussuria.
La trama però racconta solo una parte della bellezza di questo libro. Ezio Sinigaglia ha deciso di scriverlo con un linguaggio che mima un italiano arcaico che ben starebbe accanto alle novelle del Boccaccio. Un italiano che, solo in apparenza può sembrare ostico, ma che dopo poche righe ci attrae a sé con una musicalità che nel panorama delle pubblicazioni attuali non si trova molto facilmente. Si tratta, per quel che mi riguardo, non di un semplice esercizio di stile, bensì di un omaggio degnamente confezionato ad un modo di raccontare le storie, anche quelle più complesse, con una certa gioia di vivere e un ragionevole occhio ammiccante. Non va infatti dimenticato che “L’imitazion del vero” parla di un inganno che ha dei risvolti sessuali, che diventa una sorta di romanzo di formazione atipico in cui Nerino abbraccia la propria omosessualità.
Accanto ad una storia che ci parla di amori passionali, di scherzi e lazzi, di inganni e sotterfugi, di paura e accettazione, accanto allo sfondo dato da Lopezia e dei suoi cittadini, ignari di quanto si svolge all’interno della bottega di Mastro Landone, un popolo di fessacchiotti, mi verrebbe da dire; accanto a tutto ciò, Sinigaglia mette in scena un’opera di ricerca linguistica che andrebbe letta anche solo per apprezzarne la complessa e perfetta costruzione (un po’ come i macchinari del Landoni).
La storia editoriale di Sinigaglia ha dell’incredibile. Dopo aver pubblicato un unico romanzo negli anni ’80, l’autore ha deciso di non pubblicare altro fino a qualche anno fa con l’uscita di “Eclissi” edito da Nutrimenti. Di recente TerraRossa ha iniziato a pubblicare le opere di Sinigaglia. Dapprima ha ripubblicato il primo grande romanzo “Pantarèi” e ora bissa il successo con questa opera del tutto nuova. Io mi auguro che Ezio Sinigaglia continui a pubblicare, me lo auguro da lettore.
Ezio Sinigaglia è nato a Milano nel 1948. Ha svolto diversi lavori in ambito sia editoriale sia pubblicitario e ha esordito nella narrativa nel 1985 con Il pantarèi, ripubblicato nel 2019 con grande successo da TerraRossa Edizioni; nel 2016 ha dato alle stampe per Nutrimenti il romanzo breve Eclissi, molto apprezzato dalla critica. Tra gli autori che ha tradotto e curato figurano Charles Perrault, Marcel Proust e Julien Green. Suoi contributi narrativi e saggistici sono apparsi su prestigiose riviste a stampa e sul web.