Come una curva

by senzaudio

E.W.-1-73

 

I corpi delle donne si raccontano a suon di curve, grandi vallate e insenature strettissime, golfi asciutti e vette spigolose.

Chiunque, almeno una volta, si è raccontato una o più donne inseguendone le morbide curve.

Per alcuni è il dito che traccia la forma del grembo materno, per altri è il vortice infinito dei seni dell’amata, per quelli lontani è la linea sinuosa della collina di casa.

Per Edward Weston, fotografo statunitense classe 1886, è il ritratto di Tina Modotti, fotografa italiana classe 1896, attorcigliata su se stessa, pronta a frantumarsi, bella nella sua iperbolica curva.

Buon sabato curvilineo.

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