Colpo di spugna – Jim Thompson

by senzaudio

“Jim Thompson è stato definito il Dostoevskij dei romanzi da edicola, ma probabilmente sarebbe più corretto chiamarlo il Faulkner dei giacimenti petroliferi.[…] Uno scrittore confinato nel retrobottega letterario dei tascabili da quattro soldi, scritti però con l’energia esplosiva del petrolio che spruzza spontaneo dal terreno.” Dall’introduzione di Joe Lansdale.
Colpo di spugna (Einaudi) di Jim Thompson è ambientato nella contea di Potts in Texas, un luogo polveroso dimenticato da Dio e anche da tutti gli altri, dove si contano 1280 anime includendo gli uomini di colore nonostante, secondo gli abitanti del posto, è probabile che i neri non ce l’abbiano. Il protagonista è lo sceriffo Nick Corey, indolente e svogliato, che cerca di fare il minimo sindacale per mantenere la sua carica e possibilmente farsi rieleggere. Dorme in ufficio dopo aver fatto colazione fino all’ora di pranzo e poi vivacchia fino alla cena. È sposato con una perfida donna che ha ottenuto il matrimonio con l’inganno e che lo umilia in continuazione. Insieme a loro vive il fratello ritardato di lei che sembra avere un rapporto morboso con la sorella ma forse non sono neppure parenti. Nella vita di Nick, però, ci sono altre due donne. Una è l’amante focosa e l’altra il suo vero amore e ogni giorno dovrà congegnarsi per districarsi tra di loro senza essere scoperto dalle altre. All’inizio il romanzo di Jim Thompson sembra divertente, quasi buffo. Il protagonista sembra essere un fallito deriso da tutti, un perdente che è sottomesso alla vita e alle persone che lo circondano. Pagina dopo pagina, però, si ha un’escalation di violenza che lascia letteralmente senza parole fino ad arrivare al finale che ha quasi un sapore mistico. Il protagonista non è scemo come sembra, anzi. Riesce a ottenere sempre quello che vuole con tutti i mezzi leciti e soprattutto illeciti uscendone sempre pulito e ancor più forte. Il romanzo ricorda l’umorismo nero dei fratelli Coen e i dialoghi del cinema di Tarantino ma è stato scritto nel 1964. L’autore riesce a farci indossare gli stivali e il cappello dello sceriffo e quando ormai siamo totalmente dalla sua parte, ci rivela la natura malvagia, lucida e perfida del protagonista. Per noi ormai è troppo tardi, abbiamo scelto da che parte stare e stavolta non è quella giusta.
Nel 1981 Colpo di spugna diventa un film diretto da Bertrand Tavernier con Philippe Noiret nella parte dello sceriffo. Viene cambiata l’ambientazione dal Texas alla Francia coloniale ma rimane immutata l’essenza del romanzo e la natura maligna e geniale del protagonista.

La traduzione del libro è affidata ad Anna Martini.

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