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Carlo Ossola – Nel vivaio delle comete

by Nicola Vacca

 

Carlo Ossola prende in prestito due meravigliosi versi di Paul Celan per il titolo del suo ultimo importante saggio.

Nel vivaio delle comete  è una mappa letteraria e di idee, un viaggio ragionato per ritratti nel mondo dei classici con l’intenzione di consegnare un lascito ora che il XXI secolo è ben avanti nell’incertezza, nella sua difficoltà a creare avvenire.

Quando il sogno e la ragione vacillano, e il nostro tempo naviga verso una deriva pericolosa, la letteratura ha la sua immensa e straordinaria capacità di scrutare in tutta questa oscurità per proporre itinerari di luce.

Carlo Ossola traccia nel suo libro trentatré ritratti di scrittori che dall’antichità a oggi hanno rappresentato il pensiero europeo.

Proprio perché l’Europa che verrà non perda la propria identità e il proprio patrimonio culturale e di conoscenza. Ma è proprio nella cultura e nei suoi più grandi pensatori che si devono trovare il coraggio e le idee per risalire la china.

«Ecco, il compito che attende il XXI secolo è proprio quello di “ svecchiare l’eternità”: di portare la poesia nel cuore nel cuore di una pluralità di mondi che ci avvolge». Con queste parole illuminanti Carlo Ossola ci conduce per mano nel suo itinerario salvifico di parole che ci invita a dare seguito alla memoria, a coltivare il suo giardino se non vogliamo perderci per sempre in questa modernità liquida che tutto inghiotte fino alla scomparsa definitiva.

Davanti all’agonia contemporanea dell’Occidente, e a quel Novecento che ha dato il peggio di sé in guerre e stermini, Ossola propone un percorso di lettura imprescindibile perché in gioco ci siamo noi stessi minacciati dalle nuove imposture.

Dai secoli remoti e dal nostro tempo più recente,  l’autore prende in mano quel lascito fondamentale di cultura e di sapienza e con un antidoto lo rilancia nell’arena di questi giorni a rischio.

Da Plutarco, a Dante, da Sant’Agostino a Miguel de Cervantes, da Pascal a Leopardi,  da Dostoevskij a Eliot, da Calvino a Paul Celan, questo sono alcuni nomi che fanno  parte di quel famoso lascito a cui il XXI secolo ha il dovere di guardare.  Un secolo  ancora da decifrare in cui  siamo cittadini d’Europa nel quotidiano con un’unica moneta ma molto manca perché l’Europa sia patria.

Carlo Ossola ci invita a seguire il percorso delle comete, un cammino di raccoglimento e di meraviglia, quello degli eredi di quei patriarchi che dalla grande letteratura ci suggeriscono risposte alle tante drammatiche domande di oggi che mettono in pericolo la nostra coscienza di essere europei.

«L’Europa dovrà combattere contro i démoni della propria repleta sazietà.Dovrà  ritrovarsi, con gli indigenti, indigente della propria dignità, bisognosa di darsi nome con i senza nome. Questi ritratti saranno dunque dei principia individuationis: ogni nome che si pronunci con l’affetto dell’unico è una convocazione alla vita».

Nel vivaio delle comete e un piccolo e prezioso itinerario di memorie e di avvenire. Ma è soprattutto un percorso necessario di memoria per l’avvenire. Perché, come giustamente sosteneva Giacomo Leopardi, senza memoria non sappiamo niente e non siamo niente.

Ancora una volta ci sentiamo in dovere di ringraziare Carlo Ossola per aver aggiunto con questo libro un altro tassello fondamentale per la costruzione di un nuovo continente interiore.

 

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