Quando avevo qualche anno in meno mi vedevo con gli amici al bar. Era un bar classico italiano, come può essere il Bar Sport di Stefano Benni, o il Bar Mario di Ligabue. I personaggi che girano nel bar appartengono a una fauna più che varia. Ci sono i tuoi amici, ci sono altri frequentatori che impari a conoscere e strani personaggi che fanno un’apparizione ogni tanto. Non so bene se i giovani di oggi si vedano ancora al bar, mi sembra un’abitudine un po’ passata. Oggi del resto c’è Facebook, se prima si andava al bar per un aggiornamento delle ultime notizie, degli amici o locali, adesso basta tirar fuori di tasca lo smartphone e sappiamo di tutto di più.
Quando uscivo al bar, capitava che qualche avventore se ne uscisse con una sparata. Notizie incredibili, il più delle volte. Nell’era di Facebook le sparate da bar sono state sostituite dai link a notizie-bufala.
Ne sono convinto, anche le vostre timeline sono popolate da notizie di varia e fantasiosa natura da far venire la pelle d’oca ai redattori di Cronaca Vera.
E sicuramente, più di una volta nella vostra vita sui social, vi sarà capitato un messaggio da “far girare prima che lo censurino”.
Quelli che Elio chiamava “mio cuggino” sono tutti nostri amici.
Vi faccio qualche esempio di notizie arrivate su facebook:
- Il canone RAI non va più pagato. E’ falsissimo. Comunque la pensiate è una tassa che va ancora pagata e non c’è stata nessuna sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo in questo verso (anzi, l’ultima in merito dice proprio il contrario!)
Depenalizzati i furti del valore sotto i 200 euro per i ROM. Anche questa falsissima, ma scritta su un sito pseudogiornalistico con termini piuttosto tecnici che fanno pensare sia vera. Basta digitare il numero di DL che viene citato per accorgersi della falsità
Le barre colorate in fondo ai tubetti dei dentifrici denoterebbero la loro composizione. Basterebbe vedere una puntata di “com’è fatto” per sapere che serve per far sapere alla macchina quando deve chiudere il tubetto. Stesso discorso per i numerini rossi sui cartoni del latte
Bambini ammalati che ricevono sovvenzioni in base al numero di like. Questa non ha bisogno di spiegazioni. Una società come Facebook se vuole fare beneficenza non la vincola al numero di like. E gli autori sono delle carogne.
Il calamaro gigante. Pare che la colpa sia di Fukushima. Solitamente è accompagnata dalla foto grossolanamente ritoccata che vedete. Comunque esistono dei calamari di dimensioni considerevoli che vivono negli abissi. Buonissimi per una frittura.
E dire che non è molto difficile difendersi dalle bufale, ci sono diversi siti antibufala, il più famoso credo che sia Attivissimo, ma anche pagine all’interno di facebook che raccolgono le bufale più comuni o più spassose.
Ma basta anche una semplice ricerca su Google con il tema della notizia con l’aggiunta di bufala per rendersi conto dai primi risultati se ai tratta di bufale o meno. Gli articoli di Senzaudio invece li potete (e dovete) sempre condividere tranquillamente. Noi siamo bufalafree
Io vi consiglio di controllare sempre ciò che pubblicate sulle vostre bacheche di Facebook, perché chi entrava nel bar con le sue notizie non faceva una bella figura!